Usa 2020Trump fa causa alla Pennsylvania, violata la Costituzione
SDA
10.11.2020 - 07:01
La campagna di Donald Trump ha fatto causa al segretario di Stato della Pennsylvania, Kathy Boockvar, con l'accusa che il sistema di conteggio dei voti per posta è stato meno rigoroso di quello dei voti in persona.
Un «doppio standard» che rappresenta una «violazione costituzionale».
La Pennsylvania è lo stato che ha dato la vittoria a Joe Biden che, al momento della chiamata della sua vittoria, era avanti di circa 45 mila voti.
L'accusa di violazione della Costituzione lascia presagire l'intenzione della campagna di Trump di arrivare in fondo alla questione fino a portare il caso davanti alla Corte Suprema. Nonostante la maggioranza dei giudici costituzionali sia di estrazione conservatrice gli esperti tendono però a ritenere fortemente improbabile la corte possa rovesciare il risultato delle elezioni.
Barr: indagare su accuse
Il ministro della giustizia americano William Barr ha autorizzato il Dipartimento di giustizia a indagare su «accuse rilevanti « di frode elettorale. Lo riporta la Associated Press.
L'indagine, ha affermato Barr, possono essere avviate «se ci sono accuse di irregolarità chiare e apparentemente credibili. Irregolarità che, se riscontrate realmente, potrebbero potenzialmente impattare sul risultato elettorale di un singolo stato».
Le elezioni non sono finite
«Le elezioni non sono finite», ha detto la portavoce della Casa Bianca Kayleigh McEnany nel corso di una conferenza stampa nella notte. «Queste elezioni – ha ripetuto – sono ben lontane dall'essere finite, e al contrario dei nostri avversari noi non abbiamo niente da nascondere». McEnany quindi ha ripetuto l'accusa di voti illegali ma senza fornire alcuna prova.