Francia Per Notre-Dame già donati 700 milioni di euro

ATS

16.4.2019 - 22:04

epa07510696 Tourists left flowers on a bridge near the damaged Notre-Dame Cathedral after a massive fire destroyed its roof in Paris, France, 16 April 2019. A fire started in the late afternoon 15 April in one of the most visited monuments of the French capital. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
epa07510696 Tourists left flowers on a bridge near the damaged Notre-Dame Cathedral after a massive fire destroyed its roof in Paris, France, 16 April 2019. A fire started in the late afternoon 15 April in one of the most visited monuments of the French capital. EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON
Source: KEYSTONE/EPA/CHRISTOPHE PETIT TESSON

Straordinaria solidarietà per ricostruire Notre-Dame-de Paris, la cattedrale simbolo della Francia sfigurata dall'incendio di lunedì sera. Al momento ammontano ad oltre 700 milioni di euro le promesse di donazioni.

Sono giunte soprattutto da parte di multimilionari, come gli acerrimi rivali del lusso, François-Henri Pinault (Kering, il primo ad annunciare nella notte un contributo da 100 milioni di euro) e Bernard Arnault, il patron di LVMH che in mattinata ha replicato con un assegno da 200 milioni e l'impegno a fornire tutte le professionalità del suo gruppo per partecipare alla ricostruzione.

Una somma a cui si aggiungono gli altri 200 milioni promessi dalla famiglia Bettencourt-Meyers, erede del colosso L'Oréal o i 100 milioni di Total.

50 milioni dalla sindaca di Parigi

Alla catena di aiuti si sono rapidamente aggiunte anche tante associazioni ed enti locali. Tra gli altri, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, stanzierà 50 milioni di euro e chiede l'organizzazione di una «grande conferenza internazionale dei donatori», con «mecenati del mondo intero per raccogliere i fondi necessari al restauro».

Un restauro che, secondo quanto promesso questa sera da Macron, dovrebbe giungere a conclusione entro i prossimi 5 anni, in coincidenza con l'avvio delle Olimpiadi di Parigi del 2024.

Ci vorranno «mesi, anni», aveva avvertito martedì mattina il suo fedele ministro della Cultura, Franck Riester, spiegando che è ancora «troppo presto» per valutare la durata precisa della ristrutturazione. «In ogni caso – ha aggiunto ai microfoni di France Info – ci vorrà tanto tempo e bilanci molto importanti».

«Non saranno i soldi a mancare, ma ci vorrà tempo»

Meno ottimista sui tempi il giornalista star della divulgazione in tv, Stéphane Bérn, secondo cui per riportare la cattedrale di Parigi ai suoi antichi splendori saranno necessari «minimo tra i dieci e i vent'anni».

«Questa volta non saranno i soldi a mancare, ma ci vorrà tempo», ha spiegato, ricordando che per la ristrutturazione della cattedrale di Reims «ci vollero 40 anni» di lavori.

Tra le altre donazioni, anche quella di 10 milioni annunciata dalla presidente della regione Ile-de-France, Valérie Pécresse.

Sabato sera si terrà sulla tv di Stato (France 2) un grande concerto benefico a favore della Grande Dama di Parigi, mentre sul web fioccano le piattaforme di raccolta fondi.

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