Covid Pcc: «Reprimere le forze ostili dopo le proteste in Cina»

SDA

29.11.2022 - 17:31

La Cina ha assistito nel fine settimana a proteste che non si vedevano dai tempi della repressione di Piazza Tienanmen del 1989, scatenate dalla rabbia e alla frustrazione dopo quasi tre anni di applicazione della politica della 'tolleranza zero' al Covid
La Cina ha assistito nel fine settimana a proteste che non si vedevano dai tempi della repressione di Piazza Tienanmen del 1989, scatenate dalla rabbia e alla frustrazione dopo quasi tre anni di applicazione della politica della 'tolleranza zero' al Covid
Keystone

La Commissione centrale per gli Affari legali e politici del Pcc, il principale organismo di sicurezza cinese, chiede «una repressione» delle «forze ostili» dopo le ultime proteste emerse nel week-end in tutto il Paese contro le regole di «tolleranza zero» al Covid.

Lo riporta l'agenzia Xinhua.

La riunione della Commissione, rimarcando il dovere degli organi politici e legali «ad adottare misure efficaci per attuare lo spirito del XX Congresso del Partito comunista e a salvaguardare risolutamente la sicurezza nazionale e la stabilità sociale», ha permesso di sottolineare che «è necessario risolvere tempestivamente conflitti e controversie e aiutare la soluzione delle difficoltà pratiche delle persone».

A tal proposito, si legge nel resoconto della Xinhua della riunione tenutasi ieri e presieduta da Chen Wenqing (membro del Politburo e segretario del Comitato politico e giuridico centrale), «dobbiamo reprimere risolutamente le attività di infiltrazione e sabotaggio da parte di forze ostili in conformità con la legge, reprimere risolutamente gli atti illegali e criminali che sconvolgono l'ordine sociale e mantenere efficacemente la stabilità sociale complessiva».

La Commissione, che sovrintende a tutte le forze dell'ordine, all'apparato giudiziario e all'intelligence in Cina, ha sottolineato l'importanza di «prevenire e contenere con determinazione gli incidenti gravi e garantire la sicurezza della vita delle persone e proprietà».

Proteste contro la politica della «tolleranza zero» al Covid

La Cina ha assistito nel fine settimana a proteste che non si vedevano dai tempi della repressione di Piazza Tienanmen del 1989, scatenate dalla rabbia e alla frustrazione dopo quasi tre anni di applicazione della politica della «tolleranza zero» al Covid.

Alcuni manifestanti, soprattutto a Shanghai, hanno anche utilizzato le proteste per chiedere una maggiore libertà di espressione, il passo indietro del Pcc e addirittura le dimissioni del presidente Xi Jinping. Le forze di sicurezza si sono già state mobilitate in massa per reprimere le manifestazioni del week-end e scoraggiare l'organizzazione di altre.