ImmigrazioneBraccio di ferro fra il Viminale e l'ONG sui migranti
ATS
5.7.2019 - 22:09
Il Viminale vuole che la nave Alex vada a Malta che si è detta disponibile, ma l'ONG Mediterranea rifiuta la destinazione. Un comportamento che, secondo il Ministero dell'Interno italiano è una «provocazione».
Il giorno dopo il salvataggio di 54 migranti – tredici dei quali sono stati portati già a terra – il veliero che li ha raccolti è fermo a sud di Lampedusa, in acque internazionali.
La Valletta ha dato la sua disponibilità, ma come far giungere i migranti sull'isola? «Non siamo attrezzati a percorrere 100 miglia», aveva detto la ong, prima di rifiutare. La Difesa ha messo a disposizione mezzi della Marina Militare per il trasbordo. Dal titolare del Viminale, il ministro dell'interno italiano Matteo Salvini, non è però arrivato il via libera.
«E' una questione di principio, non decidono loro dove sbarcare», dicono al Viminale, che non vuole far riprendere il mare all'imbarcazione umanitaria dopo aver portato a termine la sua missione. L'obiettivo è il sequestro. Meglio se a La Valletta. Mentre in 13 (donne e bambini) sono stati evacuati nel pomeriggio dal veliero. Ed intanto, ecco un'altra 'grana': la Alan Kurdi, nave della tedesca Sea Eye, ha soccorso 65 persone al largo della Libia e si sta dirigendo verso nord. Salvini si è affrettato a scrivere al collega Horst Seehofer: «se ne occupi la Germania, non verranno in Italia», il solito avviso.
Come già la Sea Watch qualche giorno fa, anche la Alex è così ferma al limite delle acque territoriali italiane, a sud di Lampedusa. Il veliero di 18 metri (con 11 persone di equipaggio) è adatto per crociere nelle isole del Mediterraneo, ma non ad ospitare per molti giorni una cinquantina di migranti (11 donne e 4 bambini) scampati dai centri di detenzione libici. La nave è stata raggiunta dai militari della Guardia di finanza che le hanno notificato il divieto d'ingresso nelle acque italiane firmato nella notte da Salvini e dai colleghi di Difesa e Trasporti. Il divieto, protesta Mediterranea, «è illegittimo perché non può applicarsi a una nave che ha effettuato una operazione di soccorso. E perché non può essere vietato a una bandiera italiana ingresso nelle acque del proprio Paese».
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