Iran Khamenei concede la grazia a migliaia di prigionieri, solo se «pentiti»

SDA

5.2.2023 - 15:59

Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, in preghiera durante una cerimonia il 3 febbraio 2023.
Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, in preghiera durante una cerimonia il 3 febbraio 2023.
Keystone

Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha graziato «decine di migliaia» di prigionieri, compresi molti arrestati nelle recenti proteste per accuse legate alla sicurezza.

Lo riferiscono diversi media internazionali che citano la tv di Stato iraniana. «I prigionieri che non sono accusati di spionaggio per conto di agenzie straniere, contatti diretti con agenti stranieri, omicidio, distruzione e incendio doloso di proprietà appartenenti allo Stato saranno graziati», affermano i media iraniani. La decisione è stata annunciata per celebrare l'anniversario della rivoluzione del 1979.

La Guida suprema iraniana ha condiviso la proposta del capo della Magistratura per la grazia e la commutazione di decine di migliaia di detenuti, incarcerati durante le proteste in corso, ormai da oltre quattro mesi, in occasione del 44° anniversario della Rivoluzione islamica, ha riferito IRNA.

«Durante le recenti ‹rivolte› alcuni giovani hanno intrapreso azioni scorrette dopo la propaganda dei nemici, e ora che i complotti dei nemici stranieri e dei gruppi antirivoluzionari sono stati rivelati, sono pentiti e chiedono perdono», ha detto Gholamhossein Ejei in una lettera alla Guida Suprema.

Intanto l'autorità giudiziaria iraniana ha annunciato sul suo sito che i manifestanti arrestati durante le proteste anti-governative potranno ricevere la grazia, e quindi saranno scarcerati, solo se firmeranno una «dichiarazione di rimorso».