Dal 15 maggio L'Italia riapre ai turisti grazie a un pass per viaggiare

SDA

4.5.2021 - 20:14

Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi
Il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi
KEYSTONE

Dalla seconda metà di maggio, l'Italia riapre ai turisti. «La pandemia ci ha costretto a chiudere, ma siamo pronti a ridare il benvenuto al mondo»: così il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, annunciando che si potrà tornare a viaggiare in tutto il paese con un «pass verde nazionale».

4.5.2021 - 20:14

Dopo aver ripristinato le zone gialle e consentito di tornare al cinema, al teatro, al museo e anche a cena fuori, anche se fino al 1 giugno solo all'aperto, il governo prosegue dunque nella strategia delle riaperture, consapevole che il turismo è una delle chiavi per rilanciare il paese.

«Le nostre montagne, le nostre spiagge, le nostre città stanno riaprendo» e «non ho dubbi che il turismo riemergerà più forte di prima» conferma Draghi, rivolgendo un appello al resto del mondo: «È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia, non vediamo l'ora di accogliervi di nuovo».

Pass in vigore dal 15 maggio

Il pass sarà dunque in vigore dal 15 maggio, in attesa che entri in vigore quello europeo a metà giugno, con l'obiettivo di offrire a chi vuole venire in Italia «regole chiare e semplici» per garantire la massima sicurezza, dice il premier dopo la riunione dei ministri del turismo del G20.

Ma come sarà il pass per gli stranieri? La linea è quella già indicata nel decreto attualmente in vigore per le 'certificazioni verdi' che consentono agli italiani di spostarsi tra regioni di colore diverso: l'attestato di avvenuta vaccinazione, con entrambe le dosi e solo con i vaccini autorizzati dall'Ema, il certificato di guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.

L'apertura al turismo costringerà dunque il governo a rivedere alcune regole attualmente in vigore. La prima è l'ordinanza che definisce l'ingresso in Italia per chi proviene dall'estero e che scade il 15 maggio: ad oggi è previsto un tampone in entrata, quarantena di 5 giorni e un nuovo tampone per chi proviene dall'Unione Europea e dalla Gran Bretagna, mentre per gli arrivi dal resto del mondo – ad eccezione dei paesi per i quali è vietato l'ingresso nel nostro paese – la durata della quarantena è di 14 giorni.

Il nuovo provvedimento escluderà la quarantena per chi proviene dall'UE, ma anche da Stati Uniti e Israele, dove le vaccinazioni sono molto avanti. Resteranno, invece, le limitazioni per i paesi inseriti nella black list.

Questione del coprifuoco da rivedere

L'altra novità riguarda il coprifuoco ora fissato alle 22, questione che ha diviso la maggioranza e che il governo affronterà nel tagliando di metà maggio.

«C'è l'intenzione di rivedere le misure sulla base dell'andamento dei contagi e sono ragionevolmente fiducioso che la misura in tempi brevi possa essere rivista favorevolmente» dice il ministro del turismo Massimo Garavaglia soddisfatto per l'esito della riunione del G20. 

E sempre nell'ottica di riaprirsi al mondo va la scelta di vaccinare in massa la popolazione delle isole minori, dalle Eolie alle Egadi, dalle Tremiti alle Pontine, dal Giglio a San Pietro fino a Capri, Ischia e Procida. Alcune regioni, è il caso della Campania e della Sicilia, hanno già iniziato o stanno per iniziare sfidando il piano del governo.

Verrà data «massima attenzione anche alla messa in sicurezza degli abitanti delle piccole isole» conferma Figliuolo sottolineando che si partirà da quelle dove c'è una particolare esposizione ai rischi di contagio o dove non ci sono presidi sanitari adeguati.

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