Politica Kenya: aperti i seggi elettorali per oltre 22 milioni di votanti

SDA

9.8.2022 - 08:19

Alle sei di questa mattina si sono aperti i seggi elettorali per le settime elezioni generali in Kenya. Oltre 22 milioni di cittadini che possono recarsi alle urne per eleggere il presidente della Repubblica, parlamentari e rappresentanti delle 47 contee.
Alle sei di questa mattina si sono aperti i seggi elettorali per le settime elezioni generali in Kenya. Oltre 22 milioni di cittadini che possono recarsi alle urne per eleggere il presidente della Repubblica, parlamentari e rappresentanti delle 47 contee.
Keystone

Alle sei di questa mattina si sono aperti i seggi elettorali per le settime elezioni generali in Kenya. Oltre 22 milioni di cittadini che possono recarsi alle urne per eleggere il presidente della Repubblica, parlamentari e rappresentanti delle 47 contee.

9.8.2022 - 08:19

Gli elettori sono fra l'altro chiamati alle urne per eleggere il successore di Uhuru Kenyatta, il presidente giunto al termine del secondo mandato quinquennale non rinnovabile.

La sfida è tra lo storico leader dell'opposizione Raila Odinga, però dal 2018 alleato dello stesso Kenyatta, ed il vicepresidente William Ruto che, pur essendo stato delfino di entrambi, oggi ne è rivale.

Gli ultimi sondaggi pubblicati davano Odinga come favorito con un vantaggio di 6-8 punti, ma nelle ultime ore media nazionali vedono Ruto in fase di recupero e quindi si profilerebbe un testa a testa.

I risultati solo giovedì o venerdì

Per essere eletto al primo turno, il nuovo presidente dovrà ottenere il 50% più uno dei voti e almeno il 25% dei voti in almeno 24 delle 47 contee del Paese. Altrimenti si va a un ballottaggio con data per ora incerta.

Oltre che per l'elezione diretta del presidente, i kenioti votano per scegliere parlamentari, governatori e consiglieri delle 47 contee.

Anche se i seggi chiudono alle 17 un annuncio sul vincitore per l'incarico di capo di Stato, salvo problemi legati alla trasmissione elettronica dei dati, è atteso solo tra giovedì e venerdì.

Tensioni sociali molto alte

Kenyatta nel suo ultimo discorso ha lodato i cittadini per la campagna elettorale più pacifica di sempre, ma la tensione è alta e sale la paura di tumulti post-elezioni come quelli del 2007-2008 che fecero più di 1100 morti e del 2017 quando la repressione della polizia ne causò almeno 104.

Alle rivalità politiche ed etniche si aggiunge la tensione sociale creata da inflazione, emergenza alimentare e siccità. Nelle ultime ore sono stati segnalati un seggio in fiamme, quattro arresti per brogli e la vandalizzazione di un mezzo che trasportava schede elettorali.

Gli Stati Uniti per un accordo di partenariato e Cina per i suoi investimenti e prestiti infrastrutturali sono spettatori interessati delle elezioni in un Paese definito fondamentale per la stabilità e la sicurezza dell'Africa Orientale. Rapporti incrinati invece con la Russia dopo l'invasione dell'Ucraina.

Per ora nessun incidente

Fin da almeno un'ora prima, fuori dai seggi si sono formate lunghe code, senza particolari problemi di ordine pubblico, dopo la tormentata giornata di ieri con una sezione data alle fiamme nella cittadina di Mandera e un veicolo che trasportava schede assaltato a nord di Nairobi.

Come riferito dalle televisioni nazionali che copriranno non stop l'intera giornata, i sostenitori di Raila Odinga, leader dell'opposizione dato per favorito, hanno iniziato a suonare fischietti e trombette già alle 3 del mattino, per svegliare gli elettori e convincerli a votare.

Il suo rivale, il vicepresidente William Ruto, è stato tra i primi a presentarsi al seggio. «Ho votato presto per evitare inconvenienti con la folla – ha dichiarato al quotidiano Daily Nation – La nostra preghiera prima del voto è stata per un'elezione pacifica. Sono anche felice che questa storica elezione inauguri una nuova era per il Paese».

SDA