Italia Draghi accetta l'incarico di formare un nuovo Governo e presenta la lista dei ministri

ATS / sam

12.2.2021 - 20:06

Mario Draghi
Mario Draghi
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In Italia «il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto questa sera al Palazzo del Quirinale il professor Mario Draghi, il quale ha accettato l'incarico di formare il governo».

L'ex presidente della Bce ha accettato l'incarico e ha presentato al presidente della Repubblica le proposte relative alla nomina dei Ministri.

Il segretario generale del Quirinale Ugo Zampetti ha precisato che il giuramento del presidente del Consiglio dei ministri e dei componenti del nuovo Governo avrà luogo al Palazzo del Quirinale domani, sabato 13 febbraio, alle ore 12.

I principali ministri scelti

Il Governo Draghi sarà composto da 15 politici e 8 tecnocrati, di cui 8 donne e 15 uomini. Tra i 23 ministri scelti, 17 hanno già ricoperto ruoli di governo (7 nel Governo Conte), mentre sei sono esordienti. Questi ultimi sono Marta Cartabia, Daniele Franco, Roberto Cingolani, Patrizio Bianchi, Vittorio Colao e Cristina Messa. Ecco le scelte per i principali Ministeri:

- Economia: Daniele Franco è considerato uno dei migliori esperti di finanza pubblica della penisola, ma soprattutto un uomo di fiducia di Mario Draghi. Franco, entrato a far parte della Banca Centrale d'Italia nel 1979, vi ha trascorso gran parte della sua carriera, scalando progressivamente i ranghi della banca, di cui Draghi era governatore e con il quale ha lavorato per anni prima di diventare amministratore delegato e n. 2 di questa istituzione a gennaio 2020. Il 67enne ha anche lavorato presso la Commissione europea dal 1994 al 1997 come consulente economico della direzione generale degli Affari economici e finanziari.

- Sviluppo economico: questo Ministero di grande peso va a Giancarlo Giorgetti, eminenza grigia di Matteo Salvini, leader della Lega. Laureato in economia, è considerato sia il braccio destro che il consigliere politico di Salvini, l'uomo che mantiene i rapporti con altri leader e partiti e colui che può rimettere a fuoco la Lega quando va troppo oltre sotto la spinta del suo leader. È colui che ha insistito di più perché la Lega offrisse sostegno a Mario Draghi, rispetto a «un Ronaldo che non può restare in disparte» mentre il Paese attraversa una profonda crisi.

- Affari Esteri: Luigi Di Maio, peso massimo del Movimento 5 Stelle, mantiene la carica di capo della diplomazia che ricopre da settembre 2019. Di Maio, il ministro più giovane a soli 34 anni, ha spinto in questi giorni affinché il movimento offra sostegno all'ex presidente della Bce.

- Interni: confermata ministro dell'Interno anche Luciana Lamorgese, tecnocrate. Lamorgese, 67 anni, prefetto, ha svolto la sua carriera nel Ministero dove ha ricoperto diversi incarichi di responsabilità fino a diventare prefetto di Milano, capitale economica del Paese, nel 2017.

- Giustizia: Marta Cartabia, la prima donna a presiedere la Corte costituzionale italiana, è stata nominata capo del Ministero della Giustizia. Docente di diritto costituzionale presso la prestigiosa università privata Bocconi di Milano, la 57enne è anche membro della Commissione di Venezia da dicembre 2017, l'organo consultivo del Consiglio d'Europa sulle questioni costituzionali. Nel 2011 Cartabia è stata nominata membro della Corte Costituzionale dal presidente Napolitano. Ne è diventata vicepresidente nel 2014 prima di essere eletta presidente nel 2019. «È stato rotto un soffitto di vetro. È un passo significativo nella storia delle nostre istituzioni. Le donne nella magistratura sono la maggioranza, il 53%, ma non ai massimi livelli, in posizioni più importanti», ha commentato.

- Transizione ecologica: Roberto Cingolani, rinomato fisico, è stato nominato ministro della Transizione Ecologica, un portafoglio che fino ad ora non esisteva in Italia, ma che era stato richiesto forte e chiaro dal M5S in cambio del suo sostegno al governo Draghi. Cingolani, 59 anni, da settembre 2019 è responsabile dell'innovazione tecnologica presso il colosso aeronautico italiano Leonardo, dopo essere stato direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova (nord-est) dal 2015 al 2019. Ha lavorato dal 1988 al 1991 presso l'Istituto Max Planck di Stoccarda sotto la supervisione del premio Nobel per la fisica Klaus von Klitzing.

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