Il premier britannico Boris Johnson è stato contagiato dal coronavirus ed è in auto-isolamento. Lo riporta Downing Street precisando che i sintomi sono al momento «leggeri».
Il tampone è stato eseguito ieri dopo che il primo ministro conservatore aveva accusato sintomi definiti leggeri di contagio da Covid-19.
«Dopo aver manifestato sintomi lievi ieri, il Primo Ministro è stato sottoposto al test sul coronavirus su personale consiglio del chief medical officer, il professor Chris Whitty», ha detto oggi una portavoce di Downing Street. «Il test è stato eseguito da personale dell'Nhs (il servizio sanitario nazionale britannico) qui al numero 10 e il risultato è stato positivo».
La portavoce ha precisato che comunque Johnson al momento non ha smesso di lavorare e «continua a guidare la risposta del governo all'emergenza coronavirus».
Nei giorni scorsi era stato precisato che, in caso d'impedimento, la guida dell'esecutivo sarebbe passata temporaneamente al suo vicario di fatto, il titolare degli Esteri, Dominic Raab, uno dei due ministri elevati nei mesi scorsi al rango di Primo Segretario di Stato (l'altro è Michael Gove).
Johnson ha poi spiegato su Twitter di avere febbre e tosse, ma di essere in grado di guidare il Paese. «Sto lavorando da casa in auto-isolamento perché è assolutamente la cosa giusta da fare. Ma non abbiate dubbi che posso continuare a guidare la controffensiva nazionale contro il coronavirus, col mio top team, grazie alla magia delle moderne tecnologie». Il premier ringrazia poi tutto lo staff e «ovviamente il nostro meraviglioso personale» sanitario.
Nel video, diffuso immediatamente da Johnson per mostrarsi al Paese e rassicurare sulle sue condizioni dopo il recente contagio da coronavirus anche dell'erede al trono Carlo, il primo ministro conservatore esalta poi l'applauso collettivo rivolto ieri da milioni di britannici dai balconi e dalle finestre a medici e infermieri del Regno.
Un'iniziativa promossa a livello nazionale (con la partecipazione pure dei reali, inclusi i principini George, Charlotte e Louise) che ha definito «commovente», aggiungendo che il plauso coinvolge tutto il personale dell'Nhs (il sistema sanitario nazionale), al pari di «polizia, assistenti sociali, insegnanti e personale scolastico, staff del ministero del Lavoro e della previdenza, impegnati in uno splendido sforzo di servizio pubblico». Ha quindi parlato degli oltre «600.000 volontari» offertisi nel Regno per dare una mano allo sforzo dell'Nhs e per assistere anziani e malati in quarantena elogiandone «l'incredibile risposta».
«Usciremo» dall'emergenza se ci atterremo «alle misure» del lockdown, ha infine avvertito. «Più efficacemente tutti noi le osserveremo e più rapidamente il nostro Paese supererà l'epidemia e ci riprenderemo», ha sottolineato. «Grazie a chiunque sta facendo quello che faccio io – ha concluso – ossia lavorare da casa per fermare la diffusione del virus di focolare in focolare. Questo è il modo per vincere, per sconfiggerlo insieme: stare a casa, proteggere l'Nhs, salvare vite».
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