Diritti Brunei: ONU, nuovo codice penale draconiano

ATS

2.4.2019 - 12:12

Un musulmano si reca a pregare al tramonto in una mosche di Bandar Seri Begawan, in Brunei (foto simbolica d'archivio).
Un musulmano si reca a pregare al tramonto in una mosche di Bandar Seri Begawan, in Brunei (foto simbolica d'archivio).
Source: KEYSTONE/EPA/STR

Il nuovo codice penale del Brunei – che dovrebbe entrare in vigore mercoledì– è «draconiano» e le sue norme «crudeli e inumane violano gravemente il diritto internazionale sui diritti umani». È quanto ritiene l'Organizzazione delle Nazioni Unite.

Il nuovo codice prevede l'introduzione della pena di morte per lapidazione per l'adulterio, la sodomia, le relazioni sessuali extraconiugali per i musulmani, l'insulto e la diffamazione del profeta Maometto; la flagellazione pubblica per chi abortisce; l'amputazione per furto e serie punizioni per chi sottopone i bambini a pratiche religiose diverse da quelle musulmane.

L'Alto Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, Michelle Bachelet, ha chiesto con forza al Governo del Sultanato di rivedere il codice penale.

In Brunei la legislazione prevede la pena di morte ma nella pratica il Paese è abolizionista ed infatti l'ultima esecuzione capitale risale al 1957. Il nuovo codice penale però rischia ora di «incoraggiare la violenza e la discriminazione sulla base dell'orientamento sessuale e religioso», ha detto Bachelet.

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