Regno Unito Brexit: pressioni dei falchi su May

ATS

24.9.2018 - 12:23

La premier conservatrice Theresa May
La premier conservatrice Theresa May
Source: KEYSTONE/AP Pool Getty Images/JACK TAYLOR

Tensioni oggi, secondo le indiscrezioni dei media, nel primo consiglio dei ministri britannico dedicato al negoziato sulla Brexit dopo l'esito pesantemente negativo del vertice Ue di Salisburgo.

La premier conservatrice Theresa May, anticipa in particolare il Daily Telegraph, si ritrova sotto la pressione di un numero crescenti di ministri che la invitano a questo punto a rinunciare al piano di divorzio 'soft' concepito a inizio estate nella riunione di Chequers (ma bocciato come impraticabile in alcuni punti chiave da Bruxelles) e puntare sulla scelta più netta di un'intesa di minima con i 27: un mero accordo di libero scambio sul modello di quello esistente fra l'Unione e il lontano Canada.

May ha finora rifiutato di abbandonare la piattaforma di Chequers, contando semmai di poterla ritoccare. Tuttavia in favore del modello canadese sembra non ci siano ora più soltanto i falchi Tory più euroscettici, bensì anche ministri di primo piano 'moderati' come il titolare degli Esteri, Jeremy Hunt.

A dividere i conservatori spunta poi un altro tema legato alla Brexit: la proposta attribuita dal Times al ministro dell'Interno, Sajid Javid, di estendere il diritto alla libertà d'ingresso nel Regno dei cittadini Ue fino al settembre 2021, 9 mesi oltre la prevista fase di transizione post-divorzio. Un segnale gradito alle imprese, che temono di perdere manodopera straniera preziosa, ma malvisto dai brexiteers ultrà.

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