Argentina In piazza per chiedere un «reddito universale»

SDA

29.7.2022 - 08:20

Il presidente argentino Alberto Fernandez intanto ha deciso delle novità in seno al suo governo.
Il presidente argentino Alberto Fernandez intanto ha deciso delle novità in seno al suo governo.
Keystone

Migliaia di persone hanno manifestato a Buenos Aires per chiedere l'introduzione di un «reddito universale». L'Argentina è nel mezzo di una crisi economica in cui l'inflazione galoppante sta impoverendo molte famiglie.

29.7.2022 - 08:20

Il corteo si è radunato sotto le finestre del palazzo presidenziale. «La povertà si è impadronita del Paese», ha detto all'Afp Monica Sulle, leader del Movimento Socialista dei Lavoratori (MST).

L'istituzione di un reddito universale è stata richiesta per settimane da gruppi di sinistra radicale un tempo vicini alla coalizione di governo «Frente de Todos», ma che ora si oppongono al governo a causa del deterioramento della situazione economica e sociale.

È stato indicato anche un importo, pari a due forniture alimentari di base per un adulto, cioè 67'000 pesos (circa 485 franchi) per tutte le persone a basso reddito. L'Argentina ha uno dei tassi di inflazione più alti al mondo, con un 36,2% nella prima metà di quest'anno, e la povertà colpisce il 37% dei 45 milioni di abitanti.

Creato super ministero Economia

Intanto, con un colpo di scena, il presidente di centrosinistra Alberto Fernández ha deciso una rimodulazione del suo governo creando un super ministero dell'Economia, alla testa del quale è stato nominato l'attuale presidente della Camera dei deputati, Sergio Massa.

Nominata appena 24 giorni fa in sostituzione di Martín Guzmán, la ministra uscente dell'Economia, Silvina Batakis, ha accettato le redini della Banca centrale (Bcra). Batakis è fra le altre cose contraria al provvedimento chiesto dai manifestanti.

Il nuovo super ministero, spiega un comunicato ufficiale, «unifica le funzioni dei precedenti ministeri dell'Economia, dello Sviluppo produttivo, dell'Agricoltura, Allevamento e Pesca, e sarà responsabile anche delle relazioni con gli organismi internazionali, bilaterali e multilaterali di credito».

Dal governo è uscito anche il ministro per gli Affari strategici, Gustavo Beliz, considerato vicinissimo al capo dello Stato, le cui funzioni saranno assunte dall'economista Mercedes Marcó del Pont, fino ad oggi titolare dell'Amministrazione federale delle entrate pubbliche (Afip).

Infine si è appreso che Daniel Scioli, chiamato settimane fa a dirigere il ministero dello Sviluppo produttivo mentre svolgeva le funzioni di ambasciatore a Brasilia, tornerà a ricoprire quell'incarico.

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