Medio Oriente Trump annuncia un «accordo di pace storico» fra Israele ed Emirati Arabi

ATS / sam

13.8.2020 - 21:27

«Enorme svolta oggi! Storico accordo di pace tra due nostri grandi amici, Israele e Emirati Arabi».

Donald Trump ha anticipato così, su Twitter, l'accordo tra i due Paesi per stabilire piene relazioni diplomatiche. 

In cambio della normalizzazione dei legami con gli Emirati Arabi Uniti, Israele ha accettato di sospendere l'annessione di parti della Cisgiordania, secondo il comunicato congiunto tra Israele, Emirati e Stati Uniti pubblicato da Trump su Twitter.

«Su richiesta del presidente Donald Trump, col sostegno degli Emirati Arabi, Israele sospenderà la dichiarazione di sovranità sulle aree indicate nel piano di pace statunitense e concentrerà i suoi sforzi sull'espansione dei suoi legami con altri Paesi nel mondo arabo e musulmano»: precisa Trump nel suo tweet, aggiungendo che i tre Paesi «confidano che siano possibili ulteriori svolte diplomatiche con altre nazioni».

Netanyahu: «Un accordo di pace pieno e formale»

Più tardi il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha confermato l'intesa, che ha definito «un accordo di pace pieno e formale» per un «momento storico» di svolta per «la pace nella regione».

«È mio privilegio firmare il terzo accordo di pace con un paese arabo, dopo quello di Begin con l'Egitto e Rabin con la Giordania», ha affermato in una conferenza stampa.

Netanyahu si è poi detto convinto che altri paesi arabi si uniranno all'intesa e ha esaltato gli investimenti economici per entrambi i paesi. Le annessioni – ha precisato – sono sempre sul tavolo «anche se Trump ha detto di attendere».

Rivlin: «Accordo importante e vistoso»

Da parte sua, il presidente israeliano Reuven Rivlin ha scritto su Twitter: «Mi congratulo con il presidente Donald Trump, con il premier Benyamin Netanyahu e con il principe Mohammed Ben Zayed per questo accordo importante e vistoso».

Quindi ha invitato il principe ereditario degli Emirati Arabi Uniti a Gerusalemme.

I colori di Stati Uniti ed Eau sul Municipio di Tel Aviv

L'edificio del municipio di Tel Aviv si è illuminato stasera con i colori della bandiera degli Emirati arabi uniti e degli Stati Uniti.

Lo ha deciso il comune dopo l'annuncio dello storico accordo tra Israele e gli Emirati.

«Un giorno storico per la pace in Medio Oriente»

«Un giorno storico per la pace in Medio Oriente»: così il segretario di Stato statunitense Mike Pompeo ha definito l'accordo tra Israele ed Emirati Arabi Uniti per ristabilire e normalizzare le loro relazioni.

«Gli Stati Uniti sperano che questo passo coraggioso sia il primo di una serie di accordi che mettano fine a 72 anni di ostilità nella regione», ha aggiunto, sottolineando che l'intesa ha un potenziale simile a quello degli accordi di pace tra Israele ed Egitto, Giordania, e «la promessa per giorni migliori nell'intera regione».

La cerimonia per la firma dell'accordo di pace tra Israele ed Emirati Arabi potrebbe svolgersi alla Casa Bianca, ha dichiarato ancora Pompeo. Anche i presidenti Jimmy Carter e Bill Clinton tennero cerimonie analoghe quando Israele normalizzò rapporti con l'Egitto e con la Giordania.

La firma, secondo i media statunitense, potrebbe avvenire nelle prossime settimane, prima comunque delle elezioni, per rilanciare l'immagine del tycoon.

I palestinesi: «Respingiamo l'accordo»

Dal canto suo, l'Autorità nazionale palestinese del presidente Abu Mazen ha respinto «con forza» l'accordo tra Israele ed Emirati Arabi: «Quest'ultimi - ha spiegato - non hanno il diritto di parlare a nome dei palestinesi».

«Questo passo - ha aggiunto - mina l'iniziativa per la pace araba, le decisioni dei vertici arabi e islamici, la legittimità internazionale e l'aggressione contro il popolo palestinese».

Abu Mazen ha quindi chiesto «una immediata» riunione di emergenza della Lega Araba e dell'Organizzazione per la Cooperazione Islamica «per respingere questa dichiarazione».

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