Vaud Vaud: sei donne in tribunale per aver manifestato a seni nudi

mp, ats

19.5.2022 - 14:43

Le sei attiviste hanno parlato sulle scale del Tribunale di polizia di Losanna prima dell'avvio del processo per aver manifestato a seni nudi
Le sei attiviste hanno parlato sulle scale del Tribunale di polizia di Losanna prima dell'avvio del processo per aver manifestato a seni nudi
Keystone

Sei militanti femministe sono comparse oggi davanti al Tribunale di polizia di Losanna. Sono accusate di aver manifestato a seni nudi per le vie del capoluogo vodese durante la Giornata internazionale delle donne dell'8 marzo 2021.

19.5.2022 - 14:43

Le loro avvocate hanno chiesto la piena assoluzione delle loro clienti.

Le attiviste facevano parte di un gruppo di 18 donne che avevano sfilato senza autorizzazione a Losanna, in un contesto di regole severe legate alla pandemia di Covid-19. Dopo una quindicina di minuti, erano state fermate dalla polizia che aveva loro chiesto di dichiarare la loro identità e di rivestirsi. Avevano obbedito senza resistenza prima di allontanarsi.

Tutte in seguito sono state condannate per decreto d'accusa a una multa di 360 franchi oltre a 200 franchi di spese giudiziarie. Dodici donne hanno pagato la multa, mentre sei vi si sono opposte. Sono proprio queste ultime ad essere sui banchi degli imputati del tribunale losannese.

La Prefettura di Losanna le accusa di aver partecipato a una manifestazione vietata di oltre 15 persone nello spazio pubblico, di disturbo alla quiete pubblica e di abbigliamento contrario al decoro e alla morale pubblica. Le sei donne si oppongono proprio contro quest'ultimo capo d'accusa.

«Sessualizzazione discriminante»

Denunciando una sessualizzazione discriminante da parte delle autorità, le militanti femministe hanno nel frattempo creato un collettivo denominato «Revoltétons-nous!» (letteralmente «Rivoltettiamoci!"). L'obiettivo è duplice: raccogliere fondi per pagare le spese di giustizia, ma anche lottare contro la sessualizzazione dei corpi femminili.

«È scandaloso che durante una marcia femminista, dei torsi nudi possano venir giudicati 'indecenti' o 'immorali'. Per questo motivo ci opponiamo a questa decisione, con l'obiettivo di fare giurisprudenza, e di potenzialmente poter partecipare legalmente a manifestazioni femministe a seni e torsi nudi», hanno rivendicato.

La loro difesa è garantita da cinque avvocate e un avvocato. I difensori ritengono in particolare che non vi sia stato un comportamento indecente e chiedono pertanto il proscioglimento delle sei imputate. Il loro corteo era «privo di ogni carattere sessuale», ha detto una delle avvocate. «Non ci si riproduce infatti marciando a torso nudo», ha aggiunto.

Regolamento di polizia

La difesa ha pure invocato il diritto alla vita privata e all'espressione della propria personalità. Ha ricordato che si trattava di un impegno politico durante un avvenimento puntuale, ovvero la Giornata internazionale dei diritti delle donne, che le attiviste non erano completamente nude e che non avevano mostrato le loro parti genitali.

Una delle avvocate ha sottolineato come i veri colpevoli fossero invece i curiosi che si erano fermati per guardare le donne a seni nudi e pure per filmarle. Ha pure rilevato l'aspetto discriminatorio del Regolamento della polizia del comune di Losanna sull'abbigliamento, che «non è neutrale» e «prende di mira le donne». «Un uomo non si vedrebbe infliggere le stesse sanzioni di una donna se manifestasse a torso nudo», ha aggiunto.

Alla fine, la difesa ha denunciato una mancanza di fondamento giuridico nelle multe ordinate dalla Prefettura di Losanna. Si tratta di puro formalismo ed esse sono completamente sproporzionate. La sentenza è attesa per le 16.00.

mp, ats