Dogane Quali beni di contrabbando si cerca di far passare alle frontiere svizzere?

di Silvana Guanziroli

22.8.2019

Dalle cose più esotiche a quelle più strane: il contrabbando alle frontiere della Svizzera è in piena crescita. I doganieri scoprono di continuo oggetti di ogni genere.
Dalle cose più esotiche a quelle più strane: il contrabbando alle frontiere della Svizzera è in piena crescita. I doganieri scoprono di continuo oggetti di ogni genere.
Amministrazione federale delle dogane

Il contrabbando è florido e non risparmia le frontiere della Svizzera. Dai più esotici ai più strani, gli oggetti sequestrati alle dogane del nostro Paese non fanno che confermarlo.

Uno degli ultimi importanti sequestri alle dogane svizzere è stato effettuato il 26 maggio, presso il posto di frontiera di Kreuzlingen, nel Canton Turgovia. Due uomini originari del Gambia hanno tentato di entrare in Svizzera a bordo di un pullman. Il veicolo è stato controllato e i doganieri hanno scoperto nei loro bagagli una somma importante di denaro contante. Trasportavano banconote in euro il cui valore complessivo era superiore a 390'000 franchi, nonché 140 telefoni cellulari e dieci tablet.

È stato quindi scoperto che in Germania era stato denunciato il furto di numerosi apparecchi. Il tribunale di Kreuzlingen ha immediatamente aperto un'istruttoria penale per riciclaggio di denaro aggravato.

Una parte del denaro contante scoperto nei bagagli di due uomini originari del Gambia era custodita in buste di plastica.
Una parte del denaro contante scoperto nei bagagli di due uomini originari del Gambia era custodita in buste di plastica.
Amministrazione federale delle dogane

Non si tratta di un caso isolato. Il contrabbando è in piena espansione alle frontiere della Svizzera. A dimostrarlo sono anche le cifre pubblicate di recente dall'ufficio della principale dogana della città tedesca di Singen. Il numero di persone colte in flagrante lungo il Reno è aumentato consideravolmente nel 2018, secondo l'autorità, che ha segnalato in totale 7'136 casi, ovvero il 10 per cento in più rispetto all'anno precedente. In particolare, il quantitativo di denaro contante sequestrato alla frontiera è stato cinque volte più alto del 2017. La stessa dogana di Singen riporta anche che un totale di 10,8 milioni di franchi sarebbe potuto sfuggire al fisco.

I dati relativi allo scorso anno, per la Svizzera, non sono ancora disponibili. Tuttavia, le pubblicazioni dell'Amministrazione federale delle dogane riferiscono di sequestri effettuati nel corso della primavera, che offrono una panoramica del lavoro svolto dai doganieri.

Giovedì 23 maggio

Nei pressi della frontiera, a Basilea, uno svizzero di 25 anni ha tentato di entrare nella Confederazione dalla Germania. Ispezionando il suo veicolo, i doganieri hanno trovato 170 torce pirotecniche. Dal momento che l'uomo, originario della Svizzera centrale, non era in possesso di alcun permesso, la merce è stata sequestrata. 

Nel corso dell'interrogatorio, il ragazzo ha dichiarato che gli strumenti pirotecnici erano destinati al suo gruppo di carnevale. In Svizzera, in virtù della legge sugli esplosivi, i fuochi pirotecnici sono soggetti ad autorizzazione e non possono essere importati senza un permesso. È stata quindi aperta una procedura penale nei confronti dell'uomo, che rischia di essere multato o sottoposto a detenzione.

Le torce pirotecniche sequestrate. Una procedura penale è stata avviata nei confronti dell'uomo di 25 anni.
Le torce pirotecniche sequestrate. Una procedura penale è stata avviata nei confronti dell'uomo di 25 anni.
Amministrazione federale delle dogane

Lunedì 13 maggio

Destinate a diversi parrucchieri di Zurigo, anche queste merci hanno superato illegalmente la frontiera. Nei pressi di Basilea, due iracheni sono entrati in Svizzera al volante di un camioncino che trasportava due tonnellate di prodotti per i capelli: shampoo, cere, lacche o gel. Inoltre, il veicolo risultava decisamente sovraccarico. 

I due uomini sono stati accusati di violazione della legge che regola la circolazione stradale. Oltre ad una multa, dovranno anche pagare i diritti doganali e versare l'Iva, per un totale di parecchie migliaia di franchi.

Due iracheni hanno importato illegalmente due tonnellate di prodotti per parrucchieri in Svizzera.
Due iracheni hanno importato illegalmente due tonnellate di prodotti per parrucchieri in Svizzera.
Amministrazione federale delle dogane

Domenica 28 aprile

Per i doganieri del posto di frontiera di Castasegna, nel Canton Grigioni, questo tentativo di contrabbando è da classificare tra i più bizzarri. Un ucraino di 72 anni ha tentato di varcare il confine dall'Italia, con una zanna di tricheco lunga 30 centimetri e due pugnali da ufficiali russi.

Le zanne di tricheco sono d'avorio, proprio come per quelle di elefante, e dunque protette dalla Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione (CITES).

Dotati di lame di 21 centimetri, i pugnali, allo stesso modo, infrangono la normativa sulle armi. Questi ultimi, assieme alla zanna, sono stati sequestrati, mentre l'uomo è stato multato per violazione delle regole sulle importazioni.

Un ucraino di 72 anni ha tentato di introdurre in Svizzera questi oggetti.
Un ucraino di 72 anni ha tentato di introdurre in Svizzera questi oggetti.
Amministrazione federale delle dogane

Sabato 4 maggio

Al posto di frontiera della Kohlenstrasse di Basilea, uno svizzero di 26 anni ha cercato di introdurre nel paese, dalla Francia, alcuni prodotti per il doping vietati.

Nel corso dell'ispezione del suo veicolo, le sostanze sono state trovate nascoste sotto ai sedili del conducente e del passeggero. I doganieri hanno sequestrato 62 confezioni di diversi tipi di sostanze da iniettare o in compresse. Queste sono classificate come prodotti utilizzati per il doping nell'elenco predisposto in virtù della legge sulla promozione dello sport.

Durante l'interrogatorio, l'uomo ha ammesso di aver acquistato le compresse e le fiale, a fronte di un totale di circa 1'000 franchi, da un amico in Francia. I prodotti sono stati sequestrati e il dossier è stato trasmesso al tribunale di Basilea Città, per un'inchiesta complementare.

Le 62 confezioni contenenti sostanze vietate.
Le 62 confezioni contenenti sostanze vietate.
Amministrazione federale delle dogane

Mercoledì 24 aprile

All'aeroporto di Zurigo, i doganieri hanno arrestato una donna di origini camerunensi, residente in Svizzera, che trasportava della carne di serpente. Hanno quindi immediatamente consegnato il pacco di 3,5 chilogrammi al Servizio veterinario di frontiera dell'Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV).

La carne proveniva in realtà da un pangolino dal ventre bianco e da una vipera del Gabon. L'importazione di carne di animali selvatici in Svizzera costituisce un'infrazione della disciplina in materia di diffusione di malattie infettive, nonché delle disposizioni relative alla protezione delle specie animali. La donna di 26 anni deve dunque aspettarsi un procedimento penale a suo carico.

Le autorità competenti in materia di protezione degli animali allertano da tempo sul contrabbando di carne proveniente dalla savana. Secondo le stime, il 30% di essa proviene da specie protette come pangolini, scimmie e cefalonini (una specie di antilope africana). In Africa, il commercio di animali della savana arriva a circa cinque milioni di tonnellate all'anno.

Il pacco importato in Svizzera dal Camerun.
Il pacco importato in Svizzera dal Camerun.
Amministrazione federale delle dogane

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