VaticanoPapa: «Preoccupa l'arretramento della democrazia in Europa»
SDA
4.12.2021 - 12:26
«C'è un arretramento di democrazia nel Continente europeo e non solo» . Lo denuncia senza mezzi termini il Papa parlando alle autorità greche e alla società civile.
4.12.2021 - 12:26
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«In questa città – dice il Pontefice - lo sguardo, oltre che verso l'Alto, viene sospinto anche verso l'altro. Cittadini: qui l'uomo ha preso coscienza di essere «un animale politico» e, in quanto parte di una comunità, ha visto negli altri non dei sudditi, ma dei cittadini, con i quali organizzare insieme la polis. Qui è nata la democrazia. La culla, millenni dopo, è diventata una casa, una grande casa di popoli democratici: mi riferisco all’Unione Europea e al sogno di pace e fraternità che rappresenta per tanti popoli».
«Non si può, tuttavia, che constatare con preoccupazione – denuncia Francesco – come oggi, non solo nel Continente europeo, si registri un arretramento della democrazia. Essa richiede la partecipazione e il coinvolgimento di tutti e dunque domanda fatica e pazienza. E complessa, mentre l'autoritarismo è sbrigativo e le facili rassicurazioni proposte dai populismi appaiono allettanti".
«In diverse società - continua il Pontefice - preoccupate della sicurezza e anestetizzate dal consumismo, stanchezza e malcontento portano a una sorta di «scetticismo democratico». Ma la partecipazione di tutti è un’esigenza fondamentale; non solo per raggiungere obiettivi comuni, ma perché risponde a quello che siamo: esseri sociali, irripetibili e al tempo stesso interdipendenti».
Bergoglio registra un altro scetticismo: «Nei confronti della democrazia provocato dalla distanza delle istituzioni, dal timore della perdita di identità, dalla burocrazia. Il rimedio a ciò non sta nella ricerca ossessiva di popolarità, nella sete di visibilità, nella proclamazione di promesse impossibili o nell'adesione ad astratte colonizzazioni ideologiche, ma sta nella buona politica. Perché la politica è cosa buona e tale deve essere nella pratica, in quanto responsabilità somma del cittadino, in quanto arte del bene comune».