Pandemia «Moltissime persone spendono tutti i loro soldi in alcolici»

Gil Bieler

24.1.2021

La pandemia e le relative misure restrittive stanno minando la salute psicologica di molte persone.
La pandemia e le relative misure restrittive stanno minando la salute psicologica di molte persone.
Keystone/dpa/Sebastian Gollnow

La vita pubblica si è nuovamente fermata. Ecco perché dobbiamo prenderci cura di noi stessi, dice una psicologa, che suggerisce un trucco per salvarsi da una spirale discendente.

Signora Frossard, le misure anti COVID sono in atto già da mesi. Che effetto hanno avuto finora sugli svizzeri?

Gli effetti sono stati davvero mutevoli. A marzo la situazione era nuova, c’erano sostegno e solidarietà enormi per le persone che non stavano bene. Col tempo, però, tutto è diventato sempre più difficile. Penso che ormai siano in molti a risentire di questa condizione. Ora ci sono molte persone che soffrono così tanto per la situazione pandemica da ammalarsi mentalmente e se hanno già delle malattie, le loro condizioni peggiorano.

Ora vige l’obbligo di lavorare da casa e gli incontri tra persone sono stati sottoposti a ulteriori restrizioni. Che cosa succederà a chi è già alle prese con questo frangente?

Penso che questo aggraverà i problemi. Soprattutto per coloro che non sono riusciti a costruire modalità alternative di contatto sociale, a prescindere dal fatto che le videoconferenze e le telefonate non sono comunque degli adeguati sostituti. Tuttavia, anche per chi ha trovato delle nuove alternative, le cose cominceranno a essere difficili.

La situazione colpisce alcuni gruppi più duramente di altri?

È particolarmente difficile per bambini, adolescenti e giovani. Ogni generazione ha il proprio compito. Quello dei giovani è affermarsi nella vita. È così che scopri chi sei, di che tipo di persone vuoi circondarti e cosa vuoi fare. Per il futuro bisogna raccogliere molte esperienze di vita nell’ambito delle relazioni e questo si può fare solo incontrando gli altri e confrontandosi con loro, anche se a volte si fallisce. Fortunatamente, almeno le scuole non verranno chiuse.

L'intervistata
Jacqueline Frossard è psicologa e laureata in giurisprudenza. Fa parte del consiglio di amministrazione della federazione degli psicologi svizzeri
zVg

Jacqueline Frossard è psicologa e laureata in giurisprudenza. Fa parte del consiglio di amministrazione della federazione degli psicologi svizzeri.

Cosa consiglia alle persone che si sentono sopraffatte a causa dell’ulteriore isolamento?

Se sviluppano sintomi opprimenti, su Internet ci sono alcuni strumenti con cui si può valutare se bisogna chiedere aiuto, ma questo purtroppo è difficile: in alcune parti della Svizzera mancano i posti in terapia e il finanziamento della terapia online non è regolamentato.

Questi problemi c’erano già in primavera?

Sì e ora si intensificheranno, e le conseguenze della pandemia e delle misure restrittive non possono ancora essere valutate. A proposito, un’altra questione importante è l’alcool: c’è un numero enormemente maggiore di persone che spende tutto ciò che ha in alcolici. Chi aveva già problemi con il bere, ora li accentuerà a causa della mancanza di contatti sociali e di controllo. E chi ha questi problemi non cerca aiuto in prima persona. Se si hanno amici o conoscenti con problemi di consumo di alcool, ora è il momento di occuparsi di loro. Altrimenti potrebbero morire in casa da soli.

Aiuto per gli interessati

La hotline cantonale risponde al 0800 144 144 tutti i giorni dalle 9.00 alle 17.00, anche per il sostegno psicologico. In alternativa, per essere supportati psicologicamente in questa difficile fase, potete scrivere una mail a sostegnopsi@fctsa.ch 

Siamo in pieno inverno, fuori fa freddo e c’è buio, potrebbe volerci tanto prima di eventuali allentamenti delle misure. Cosa si può fare per non scoraggiarsi?

Cercate di agire secondo le vostre idee se i vostri pensieri iniziano a girare in tondo. Concentratevi su cosa riuscite a fare piuttosto che su cosa ora vi è impossibile fare. E fate una lista quando state bene. Scrivete ciò che volevate fare da molto tempo: riordinare le fotografie, fare qualche lavoretto in casa, etc. Quando poi state male, prendete la lista e sbrigate qualcosa di ciò che c’è scritto: vi darà una sensazione positiva e di soddisfazione. Oppure provate qualcosa di nuovo, siate creativi, andate alla ricerca di nuovi passatempi. Uscite al sole ogni volta che è possibile e fate del movimento all’aria aperta. In alternativa, allenatevi a casa davanti al televisore senza però pretendere troppo da voi stessi, in modo che il tutto non diventi frustrante.

Cosa fa quando la situazione attuale diventa eccessiva?

Cucino di più, sono diventata più creativa. A 62 anni, però, non sono più una persona giovane che ha bisogno di costruirsi una vita. Ed è importante specificare che non ho alcuna paura esistenziale che mi tormenta; ho un lavoro fisso e il mio futuro è sicuro. Quindi non ho alcun peso significativo.

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