Malta Malta: Fenech a processo come mandante dell'omicidio Caruana

SDA

19.8.2021 - 11:01

Manifestazioni di protesta a Malta contro l'uccisione della reporter.
Manifestazioni di protesta a Malta contro l'uccisione della reporter.
Keystone

A Malta il tycoon Yorgen Fenech è stato rinviato ieri a giudizio con l'accusa di essere stato il mandante e l'organizzatore del complotto per l'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galiza, uccisa con una bomba piazzata nella sua auto nell'ottobre 2017.

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L'accusa ha chiesto per il 39enne – erede del Tumas Group, trasformato dal padre in un impero di casinò veri e online, alberghi di lusso, porti privati, condomini esclusivi – l'ergastolo per omicidio volontario premeditato e altri 30 anni per l'associazione a delinquere. Il processo si dovrà tenere entro 30 mesi.

Il 16 ottobre 2017 una bomba piazzata sotto la sua auto metteva fine alla vita della cronista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia. La reporter, morta a 53 anni, aveva indagato sui cosiddetti 'Malta Files', ramo dei 'Panama Papers', lo scandalo sui paradisi fiscali emerso nel 2016. E aveva rivelato un volto segreto del piccolo Stato, sfigurato da mafie, fiumi di soldi di ogni provenienza e polizia non indipendente.

Le inchieste di Caruana Galizia coinvolsero anche istituzioni, ministri e toccarono persino la moglie del premier Joseph Muscat, accusata di essere proprietaria di una società offshore panamense e di presunti legami finanziari con il regime azero. I Muscat e il loro entourage furono poi scagionati da ogni sospetto dalla procura maltese. «Il suo lavoro ha fatto scoprire una corruzione ad alto livello – insiste Andrew, uno dei figli della giornalista – ma dopo la morte di mia madre la situazione a Malta è peggiorata».

L'omicidio di una giornalista in uno Stato dell'Ue aveva suscitato sconcerto nell'Unione europea: da Bruxelles partì per Malta anche una delegazione dell'europarlamento, per raccogliere elementi sullo stato di diritto nel Paese. Poi, alla morte di Daphne si aggiunse quella di un altro cronista d'inchiesta: Jan Kuciak, ucciso in Slovacchia.