In vista dell'inaugurazioneMacron: «La rinascita di Notre-Dame è una scossa di speranza»
SDA
29.11.2024 - 19:41
Notre-Dame de Paris ha svelato in anteprima il suo nuovo chiarissimo volto restaurato dopo l'incendio del 2019, in occasione del settimo ed ultimo sopralluogo al cantiere del presidente, Emmanuel Macron, e a pochi giorni dalla cerimonia inaugurale del 7 e l'8 dicembre.
29.11.2024, 19:41
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La riapertura della cattedrale sarà «una scossa di speranza», forte almeno quanto il trauma causato dall'incendio del 15 aprile 2019, ha sottolineato il presidente francese, ringraziando le migliaia di persone tra donatori e maestranze convocati stamattina all'interno del gioiello gotico dell'Ile-de-la-Cité, nel cuore di Parigi: una «foresta di pietra» scintillante di luce ormai risorta dalle ceneri.
«Questa metamorfosi la dobbiamo a voi», ha proseguito Macron, in un sentito omaggio agli oltre 2000 (ri)costruttori di cattedrali, «uomini e donne» che hanno lavorato «giorno e notte» per la rinascita della Grande Signora di Parigi.
«Il rogo di Notre-Dame è stata una ferita nazionale di cui siete stati il rimedio attraverso il lavoro, l'impegno: siete gli alchimisti del cantiere. Avete trasformato la cenere in arte», ha sottolineato Macron, nel solenne discorso all'interno della navata centrale, dove cinque anni fa – ha ricordato – c'era solo un «campo di rovine, una tragedia a cielo aperto».
Un riferimento, quest'ultimo, al tetto in legno medievale divorato dalle fiamme insieme alla guglia (ricostruita identica) eretta nell'Ottocento da Eugène Viollet-Le-Duc.
Non mancano le polemiche
Tra i dettagli più toccanti svelati oggi, la statua della Pietà, nel cuore della cattedrale, con un piccolo cumulo di polvere di piombo lasciato appositamente nel solco della mano del Cristo morto, a testimonianza dell'incendio.
Il «cantiere del secolo, nel più grande ponteggio d'Europa», come ha detto Macron, è stata una sfida da molti ritenuta impossibile ma che la Francia è riuscita a portare a termine, in cinque anni.
E sui media non mancano veleni e polemiche per la «firma» che il presidente in crisi è accusato di voler mettere all'impresa: un tentativo – sottolineano i commentatori – di rilanciare una presidenza in crisi, mentre il governo di Michel Barnier è più che mai in bilico con le minacce di sfiducia da parte della sinistra e di Marine Le Pen.
Da parte sua, l'arcivescovo di Parigi, Laurent Ulrich, ha evocato una cattedrale «come non abbiamo mai visto prima, che ritrova la sua grandezza, il suo chiarore, la sua luminosità».
Migliaia di operai, architetti e restauratori
A contribuire alla resurrezione di Notre-Dame sono stati migliaia di operai, architetti, restauratori e restauratrici che hanno lavorato sodo malgrado vincoli e difficoltà: a cominciare dai rischi legati alle polveri di piombo o lo stop del cantiere durante il Covid-19.
A coloro che hanno partecipato ai lavori verrà conferito un cosiddetto «Diplôme Notre-Dame», «attestato del proprio impegno professionale e della grande qualità delle competenze, qui riconosciute».
Il rogo trasmesso in mondovisione suscitò uno slancio di solidarietà senza precedenti, con aiuti da tutto il mondo per 844 milioni di euro.
L'inaugurazione ufficiale avverrà il 7 dicembre, e la prima messa solenne il giorno successivo, 8 dicembre, Festa dell'Immacolata Concezione. Previsto, quel week-end, anche il cosiddetto «risveglio dell'organo», completamente smontato, pulito, e rimesso in funzione, dopo i danni causati dalle polveri dell'incendio. Ma il periodo cosiddetto di «riapertura» di Notre-Dame durerà sei mesi, fino alla Pentecoste, l'8 giugno, con tre messe al giorno.