Avifauna in inverno Cibo agli uccelli? Sì, ma sono necessarie delle precauzioni

ns, ats

30.11.2021 - 11:48

Cespugli indigeni con bacche e arbusti selvatici nel giardino forniscono un'alimentazione diversificata per i piccoli uccelli svernanti (nella foto un Verdone).
Cespugli indigeni con bacche e arbusti selvatici nel giardino forniscono un'alimentazione diversificata per i piccoli uccelli svernanti (nella foto un Verdone).
Keystone

L'apporto di cibo agli uccelli svernanti durante l'inverno non è necessario, ma può essere benvenuto.

30.11.2021 - 11:48

Occorre però prestare attenzione ad alcuni aspetti: qualità dei nutrimenti, evacuazione degli escrementi e protezione dai predatori, scrive oggi in un comunicato la Stazione ornitologica svizzera.

I piccoli pennuti che trascorrono da noi l'inverno sono ben adattati alle rigide condizioni e sono in grado di procurarsi da soli cibo a sufficienza, spiega l'istituto con sede a Sempach (LU). L'alimentazione invernale può però essere effettivamente un aiuto per la sopravvivenza quando il manto nevoso ricopre il terreno per un lungo periodo, oppure quando il suolo resta gelato.

Altri provvedimenti per biodiversità

La Stazione indica che gli uccelli che beneficiano dell'alimentazione supplementare sono solitamente specie diffuse e non minacciate. Quelle in pericolo o rare, invece, non vengono quasi mai alla mangiatoia. Per loro risulta indispensabile agire sulla conservazione e la promozione di habitat diversificati.

E, anche per i volatili più comuni, non è obbligatorio acquistare del cibo. È possibile offrire loro un buffet ricco e del tutto naturale mettendo piante indigene nel giardino di casa che offrono bacche, semi e insetti tutto l'anno.

Precauzioni d'obbligo

Per l'ente con sede nel canton Lucerna, alimentare gli uccelli è comunque legittimo e può suscitare interesse per l'avifauna. Vanno prese alcune precauzioni.

Il cibo dovrebbe corrispondere il più possibile alla dieta naturale degli uccelli. Per i granivori, si raccomandano miscele composte di semi di girasole e semi di canapa. Per gli uccelli che si nutrono di cibo morbido vanno bene mele, noci, fiocchi d'avena e uva. Il cibo condito, gli avanzi o il pane, così come le miscele con semi di ambrosia, sono invece da evitare.

Alcuni agenti patogeni si trasmettono tra gli uccelli con gli escrementi. Si raccomandano quindi mangiatoie a colonna o con spazi di accesso limitato. I residui di cibo e gli escrementi che si accumulano sotto le mangiatoie vanno eliminati regolarmente.

Per proteggere gli uccelli dai predatori, la mangiatoia va posizionata in un luogo aperto, con possibilità di nascondigli come alberi e cespugli nelle vicinanze.

Il cibo va offerto fresco ogni giorno, preferibilmente un paio d'ore prima dell'imbrunire. Idealmente, si mette a disposizione cibo sufficiente per 24 ore.

ns, ats