Politica Ora i robot della polizia di San Francisco hanno la licenza d'uccidere

Di Dirk Jacquemien

1.12.2022

La polizia di San Francisco sarà presto autorizzata a uccidere le persone con i robot (foto d'archivio).
La polizia di San Francisco sarà presto autorizzata a uccidere le persone con i robot (foto d'archivio).
KEYSTONE

È semaforo verde per la polizia di San Francisco, che ora, in casi eccezionali, potrà anche usare i robot per uccidere le persone sospettate.

Di Dirk Jacquemien

1.12.2022

Il Board of Supervisors, il consiglio comunale di San Francisco, ha autorizzato la polizia a utilizzare i robot per uccidere gli individui sospetti in casi eccezionali.

Il consiglio ha votato 8-3 a favore del cambiamento di politica proposto dalla dirigenza delle forze dell'ordine, secondo il «San Francisco Chronicle». Il sindaco deve ancora dare la sua approvazione.

Secondo le nuove regole, la polizia può uccidere con i robot se c'è un «imminente pericolo di vita per funzionari o civili» e non c'è un'alternativa.

I politici hanno solo aggiunto che uno dei due ufficiali di polizia più anziani della città deve autorizzare esplicitamente un'operazione letale. Inoltre, le forze dell'ordine hanno chiarito che i robot sarebbero stati dotati «solo» di esplosivi e non di armi da fuoco.

Il consiglio comunale è diviso

La prevista modifica del regolamento ha incontrato in anticipo massicce critiche, che si sono ripetute anche nella seduta del consiglio comunale.

«È la polizia locale che dovrebbe proteggerci, non l'esercito americano che stiamo armando qui. C'è un alto rischio di uso improprio di questa tecnologia militare e nessuna prova che sia necessaria», ha dichiarato il consigliere Dean Preston, che ha votato contro la proposta.

Il suo collega Rafael Mandelman ha difeso il cambiamento. Con le sparatorie nelle scuole, il terrorismo e altre «realtà del 21° secolo», le forze dell'ordine dovrebbero disporre delle tecnologie più aggiornate. Secondo Mandelman, gli oppositori delle nuove regole sono semplicemente «anti-polizia».