Affitti Sale il tasso di interesse di riferimento, luce verde per l'aumento degli affitti

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1.6.2023 - 08:30

Si prospettano aumenti degli affitti
Si prospettano aumenti degli affitti
Keystone

Il tasso di interesse di riferimento applicabile ai contratti di locazione in Svizzera è stato aumentato di 0,25 punti percentuali, per la prima volta dalla sua introduzione nel 2008. Questo aumento apre la strada a un incremento degli affitti.

1.6.2023 - 08:30

Il tasso d'interesse di riferimento applicabile ai contratti di locazione è salito all'1,5%, rispetto all'1,25% precedente, ha annunciato oggi l'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB) in un comunicato stampa. Questo indicatore si basa sul tasso di interesse medio ponderato per le ipoteche in Svizzera, calcolato ogni trimestre.

Quando è stato introdotto nel 2008, il tasso d'interesse di riferimento era del 3,5%. Da allora è sceso costantemente fino a raggiungere l'1,25% da marzo 2020.

«Di conseguenza, i locatori hanno in linea di principio (...) il diritto di aumentare l'affitto di circa il 3%, a condizione che il canone attuale sia basato sul vecchio tasso di riferimento dell'1,25%», ha spiegato l'UFAB. Se l'affitto si basa su un vecchio tasso più alto di quello attuale, si ha diritto a una riduzione.

Se il tasso viene aumentato, può essere aumentato solo l'affitto netto (escluse le spese di riscaldamento e le spese non incluse nel contratto di locazione). In concreto, un aumento del tasso di interesse di riferimento dall'1,25% all'1,5% comporta un incremento del canone di locazione del 3% (esclusi altri fattori di costo).

Un affitto mensile di 2'000 franchi può quindi, in linea di principio, essere aumentato di 60 franchi, con un costo aggiuntivo di 720 franchi in un anno. Ci sono poi altri fattori che possono portare a un adeguamento dell'affitto: l'aumento dell'indice dei prezzi al consumo e l'aumento generale dei costi (il 40% del rincaro dall'ultimo adeguamento può essere trasferito sull'affitto).

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