Dati BNS Le multinazionali svizzere investono di più all'estero

hm, ats

13.12.2024 - 14:00

Sono parecchie le imprese estere controllate da multinazionali elvetiche, alcune anche di grandi dimensioni, come Genentech.
Sono parecchie le imprese estere controllate da multinazionali elvetiche, alcune anche di grandi dimensioni, come Genentech.
Keystone

Le multinazionali svizzere nel 2023 hanno investito in loro controllate estere più di quanto abbiano disinvestito: è la prima volta che ciò accade dal 2018, emerge dai dati pubblicati oggi dalla Banca nazionale svizzera (BNS).

Keystone-SDA, hm, ats

Il saldo è stato positivo per 49 miliardi di franchi, a fronte -79 miliardi osservati l'anno precedente. Le imprese residenti hanno investito prevalentemente in Europa (59 miliardi), per la maggior parte nelle sedi di società holding a Cipro (37 miliardi) e in Lussemburgo (18); seguono Regno Unito (12) e Germania (11). Al di fuori del vecchio continente il denaro è affluito perlopiù negli Stati Uniti (15 miliardi) e in Asia (7).

Nell'anno in questione le consistenze di tali investimenti diretti oltre frontiera si sono attestate a 1288 miliardi di franchi (1306 miliardi nel 2022). A detenere il capitale di gran lunga più cospicuo, pari a 479 miliardi, erano le società finanziarie e holding, seguite dalle imprese del comparto chimico e delle materie plastiche (190 miliardi).

Le imprese a controllo svizzero interpellate dalla BNS esercitavano un'influenza dominante su 21'200 affiliate oltre confine, le quali impiegavano 2,5 milioni di lavoratori e hanno registrato un fatturato annuo pari a 869 miliardi di franchi. Le stesse aziende sono importanti datori di lavoro anche in Svizzera: nel 2023 occupavano 556'000 persone.

Passando agli investimenti diretti esteri in Svizzera, per il 2023 si registra un saldo negativo nella misura di -49 miliardi, mentre nel 2022 erano stati osservati -63 miliardi. L'ammontare è di 930 miliardi (1028 l'anno prima).