Mercati azionari La borsa svizzera chiude in rialzo

hm, ats

28.9.2022 - 17:43

Si sono rivelati molto importanti i titoli legati ai farmaci.
Si sono rivelati molto importanti i titoli legati ai farmaci.
Keystone

La borsa svizzera chiude in rialzo, grazie al sostegno dei titoli farmaceutici. L'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'220,76 punti, in progressione dello 0,93% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha guadagnato lo 0,72% a 13'098,23 punti.

28.9.2022 - 17:43

Stando agli operatori la tenuta degli indici non deve illudere. «La fine della fase dell'orso non è ancora in vista», ha detto un analista. Pesano i timori relativi a nuovi sensibili rialzi dei tassi d'interesse, dopo le dichiarazioni di diversi esponenti della Federal Reserve.

Gli investitori sono preoccupati anche per la tenuta della congiuntura mondiale: gli indicatori non fanno ben sperare, a partire dal nuovo calo della fiducia dei consumatori in Germania. Ci mette il carico da 11 – come si dice in gergo – la situazione energetica europea, con le perdite nei gasdotti Nord Stream che hanno fatto una volta ancora schizzare verso l'alto il prezzo del gas.

A sostenere il mercato elvetico è stato però il comparto farmaceutico, che ha preso atto favorevolmente dei buoni risultati di uno studio sull'Alzheimer di Eisai/Biogen. Questo ha messo le ali a Roche (+4,11% a 325,45 franchi), che sta lavorando a un proprio preparato, il Gantenerumab, che potrebbe rivelarsi fonte di sostanziosi ricavi. Ne ha beneficiato ancora di più Lonza (+6,16% a 472,40 franchi), per cui sono attesi nuovi ordinativi, nonché – in misura minore – Novartis (+0,58% a 74,82 franchi). Meno tonico si è rivelato per contro un altro peso massimo difensivo, Nestlé (-0,68% a 105,60 franchi).

Fra i bancari Credit Suisse (+0,93% a 4,00 franchi) ha avuto una giornata movimentata, toccando un nuovo minimo di sempre, ma alla fine ha presentato una performance migliore di UBS (+0,27% a 14,63 franchi); in mattinata è stata resta nota una multa per entrambi gli istituti (200 milioni di dollari a testa) inflitta negli Usa dalle autorità. Tutti con il segno meno hanno invece chiuso gli assicurativi Swiss Life (-1,28% a 433,00 franchi), Zurich (-1,22% a 398,00 franchi) e Swiss Re (-1,85% a 71,22 franchi), con quest'ultimo valore che ha risentito dell'avvicinarsi dell'uragano Ian alle coste della Florida. Nello stesso comparto finanziario si è difesa molto meglio Partners Group (+1,96% a 810,00 franchi).

In ordine sparso si sono mossi i valori particolarmente sensibili ai cicli economici quali ABB (+0,59% a 25,64 franchi), Holcim (-0,62% a 40,69 franchi), Sika (+1,07% a 198,05 franchi) e Geberit (+1,93% a 422,10 franchi). In ambito tecnologico ha avanzato Logitech (+1,35% a 44,95 franchi), mentre il movimento inverso è stato eseguito, nel segmento del lusso, da Richemont (-0,25% a 96,40 franchi).

hm, ats