Svizzera La borsa apre in ribasso

Apertura in ribasso per la borsa svizzera nella prima seduta della settimana: alle 09.10 l'indice dei valori guida SMI segnava 10'732,98 punti, in flessione dello 0,30% rispetto a venerdì.

Il mercato osserva le piazze asiatiche, che si sono mosse in ordine sparso con Tokyo negativa (Nikkei -1,11% a 27’832,96 punti), e guarda anche la chiusura di venerdì a Wall Street (Dow Jones -1,07% a 31’909,64 punti, Nasdaq -1,76% a 11,138,89 punti).

Negli ultimi due giorni negli Stati Uniti sono però nel frattempo successe molte cose: il governo americano è sceso in campo annunciando un piano per evitare il fallimento di Silicon Valley Bank (SVB), assicurando i depositi dei clienti e cercando di scongiurare una crisi bancaria generalizzata.

Quanto sta accadendo è stato subito interpretato anche in chiave di politica monetaria. Gli esperti ora prevedono che la Federal Reserve, per evitare ulteriore stress al sistema finanziario, sarà meno aggressiva nella sua politica dei tassi: Goldman Sachs non si attende rialzi in marzo.

Sul fronte interno i riflettori sono puntati sui bancari UBS (-0,99%) e Credit Suisse (-4,57%), che la settimana scorsa avevano subito in modo marcato l'onda lunga delle turbolenze negli Usa. Per il secondo istituto si aggiunge inoltre la notizia positiva – giunta venerdì sera – che vede la Finma non aprire un'inchiesta sulle dichiarazioni del presidente della direzione Axel Lehmann riguardo all'esodo di capitali dei clienti subito dalla società: ciò nonostante nei primi scambi il titolo ha segnato un nuovo minimo a 2,35 franchi.

Fra gli altri valori SMI il più ispirato è Partners Group (+0,76%), mentre il meno convincente appare Swiss Re (-1,21%). Nel mercato allargato Metall Zug (-0,49%) ha informato ha informato sull'andamento degli affari.

ats