Iran Raisi morto nello schianto dell'elicottero, «un guasto»?

SDA

20.5.2024 - 22:21

Dopo 15 ore vissute con il fiato sospeso, l'Iran si è svegliato con la notizia che tutti di fatto si attendevano: la morte del presidente Ebrahim Raisi dopo lo schianto del suo elicottero al confine con l'Azerbaigian.

Il ritratto del defunto presidente iraniano Ebrahim Raisi è esposto tra i fiori deposti fuori dall'ambasciata iraniana, in seguito alla morte del presidente Raisi e del ministro degli Esteri Amir-Abdollahian, a Mosca, Russia, 20 maggio 2024.
Il ritratto del defunto presidente iraniano Ebrahim Raisi è esposto tra i fiori deposti fuori dall'ambasciata iraniana, in seguito alla morte del presidente Raisi e del ministro degli Esteri Amir-Abdollahian, a Mosca, Russia, 20 maggio 2024.
KEYSTONE

20.5.2024 - 22:21

Al termine di una faticosa operazione di ricerca, resa ancora più difficile dal maltempo, dall'oscurità e da un territorio impervio i soccorritori alla prime luci del mattino hanno raggiunto il luogo del disastro: nel velivolo, in pezzi, sono stati trovati i corpi senza vita di tutte le otto persone che erano a bordo, incluso il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian.

Un tragico incidente, è l'ipotesi generalmente condivisa nel Paese, con nessuno o quasi che abbia evocato l'ipotesi di un complotto, anche se l'esercito ha ordinato un'inchiesta per fare luce sull'accaduto.

I funerali giovedì

Per ora si penserà soprattutto a piangere i defunti, durante i cinque giorni di lutto nazionale decretati dalla Guida Suprema Ali Khamenei, mentre giovedì si terranno i funerali di Raisi.

Il regime degli ayatollah, allo stesso tempo, non vuole lasciare vuoti di potere e per questo ha ristretto i tempi per nuove elezioni: la data scelta è il 28 giugno, tra poco più di un mese.

Un drone ha individuato il luogo del crash

L'elicottero su cui viaggiava Raisi era scomparso dai radar domenica pomeriggio mentre volava su una catena montuosa vicino alla frontiera nord-occidentale, facendo scattare un'operazione di ricerca con centinaia di uomini, assistiti da droni.

Le prime squadre che hanno raggiunto il velivolo, anche grazie ad un drone turco che l'ha individuato, hanno trovato un relitto circondato da detriti.

Molti dei resti erano carbonizzati, ma la Mezzaluna rossa iraniana ha confermato che si trattava di Raisi e del suo entourage. I corpi sono quindi stati trasportati su barelle improvvisate e coperte fino a lunghe file di ambulanze parcheggiate su una strada vicina.

«Un guasto tecnico»?

Secondo le prime ricostruzioni diffuse dai media statali, l'elicottero si è schiantato contro una montagna ed è andato distrutto dopo il violento impatto a terra.

Sulle cause dello schianto, al momento si sa che durante il volo le condizioni meteo erano pessime, anche se l'agenzia Irna ha parlato di un «guasto tecnico» all'elicottero.

Era un vecchio elicottero

Il mezzo certamente non era di ultima generazione (si trattava di un Bell 212 di fabbricazione americana, probabilmente un lascito dei tempi dello scià) ed era parte di una flotta che sconta la carenza di pezzi ricambio, a causa delle sanzioni occidentali.

Non a caso, l'ex ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif ha affermato che sono gli «Stati Uniti i principali responsabili della morte di Raisi», proprio per le misure restrittive che in questi anni hanno indebolito l'economia di Teheran.

Per Khamenei era «un grande uomo»

La tv di Stato, annunciando la scomparsa di Raisi, ha salutato un leader che ha «raggiunto l'alto rango del martirio per il servizio al popolo iraniano».

L'ayatollah Khamenei ha espresso «profondo dolore e rammarico» per «un grande uomo che ha lavorato senza sosta», nonostante «gli insulti e l'ingratitudine da parte di malvagi».

Un probabile riferimento, quest'ultimo, al nemico Israele e ai suoi alleati occidentali, ma anche a quella parte di società iraniana che in questi anni ha protestato contro il pugno duro di un regime ultraconservatore, di cui Raisi era il perfetto rappresentante.

Il funerale nella sua città natale

Le cerimonie funebri per il presidente e gli altri alti funzionari scomparsi inizieranno martedì a Tabriz, la città che si trova vicino al luogo del disastro aereo.

I funerali veri e propri di Raisi sono in programma giovedì prossimo, il 23 maggio a Mashhad, dove nacque 63 anni fa.

Il luogo scelto è il Mausoleo dell'Imam Reza, uno dei principali santuari degli sciiti.

Le elezioni il più presto possibile, già a giugno

Quanto al suo successore, il regime ha deciso che bisogna perdere il minor tempo possibile. Anche se la Costituzione prevede un massimo di 50 giorni per indire nuove elezioni, i cittadini iraniani saranno chiamati a scegliere il prossimo presidente già il 28 giugno.

Le candidature potranno essere presentate a partire dalla prossima settimana.

SDA