Cina-Russia Xi rompe il protocollo e abbraccia Putin, con il quale ha parlato di «tregua olimpica»

SDA

17.5.2024 - 20:36

Il presidente cinese Xi Jinping, a sinistra, poco prima di abbracciare il presidente russo Vladimir Putin dopo un incontro informale a Pechino, in Cina.
Il presidente cinese Xi Jinping, a sinistra, poco prima di abbracciare il presidente russo Vladimir Putin dopo un incontro informale a Pechino, in Cina.
KEYSTONE

Il presidente cinese Xi Jinping ha rotto l'asettico protocollo dei leader mandarini e, al commiato di giovedì sera dall'amico Vladimir Putin, ha sollecitato l'abbraccio. Un gesto filmato dalle tv di casa e diventato virale sui social, dove si è affacciata oggi con prepotenza l'ipotesi di tregua olimpica in Ucraina per i Giochi estivi di Parigi a luglio. 

17.5.2024 - 20:36

È stato Putin a riferirlo durante la visita ad Harbin, il capoluogo dello Heilongjiang e ‹la piccola Mosca› per gli edifici storici del passato zarista. «Sì, Xi Jinping me ne ha parlato, abbiamo discusso di questo argomento con lui», ha detto lo zar ai media alla fine della due giorni di visita di Stato di Cina. 

La proposta di tregua era stata avanzata a Xi dal presidente Emmanuel Macron nel vertice di Parigi del 6 maggio. Secondo Putin, i principi del Movimento olimpico – inclusa l'eventuale tregua – sono «giusti», ma il Comitato olimpico internazionale (Cio) li sta «violando» escludendo la Russia dalle competizioni sportive.

Il capo del Cremlino, in altri termini, ha definito «i principi dell'Olimpismo assolutamente corretti», ma ha duramente criticato il comportamento dei «funzionari sportivi internazionali che stanno violando questi principi e la natura fondamentale della Carta Olimpica. Stanno politicizzando lo sport e ciò è inammissibile».

Mosca «non si farà dettare un ultimatum sulla base di proposte ucraine»

Quanto alla possibilità di negoziato con l'Ucraina, lo zar ha detto che la Russia non è stata invitata alla conferenza in Svizzera di metà giugno, assicurando che Mosca «non si farà dettare un ultimatum sulla base di proposte ucraine», elogiando ancora la proposta cinese di febbraio 2023, basata sui 12 punti che sollecitavano il cessate il fuoco, ma non il ritiro delle truppe dai territori ucraina occupati. «La Cina – ha ribadito – ha una sincera volontà di pace».

Del resto, sul punto, c'è un gioco di sponda con Xi. La Cina ha una «posizione coerente» per promuovere la soluzione politica della crisi che richiede l'esame di «sintomi» e «cause profonde», e di una pianificazione «di presente e futuro sul lungo termine», aveva detto il leader cinese nell'incontro riservato di giovedì con lo zar alla Zhongnanhai di Pechino, la cittadella dell'élite rossa a due passi da Piazza Tienanmen, tra passeggiate e tè.

La Cina «sostiene la convocazione di una conferenza di pace internazionale riconosciuta da Russia e Ucraina al momento opportuno con pari partecipazione e discussione equa di tutte le opzioni», aveva aggiunto Xi, nel resoconto diffuso nella notte dall'agenzia Xinhua, gelando lo slancio dell'iniziativa svizzera.

Xi ha sollecitato l'abbraccio al momento dei saluti

Dopo aver speso gran parte della giornata di giovedì insieme, almeno in quattro eventi diversi, Xi ha sollecitato l'abbraccio al momento dei saluti. Il video di 18 secondi, virale sui social, è maturato alla fine di «lunghi, calorosi e camerateschi» colloqui.

Lo stesso leader cinese aveva descritto la loro amicizia come «eterna» e modello di nuove relazioni internazionali. Il gesto sollecitato da Xi ha sorpreso Putin che ha però subito dopo ricambiato tra ampi sorrisi. Naturali le discussioni sull'inedito siparietto.

Il leader comunista più potente dai tempi di Mao Zedong «non aveva bisogno di iniziare ad abbracciare un 'partner minore'. Se vi siete persi il suggerimento, Putin è molto più prezioso per Xi», ha osservato Sari Arho Havren, associate fellow del Royal United Services Institute (Rusi) a Bruxelles.

Che ha poi tracciato un resoconto del vertice n.43 tra i due leader in oltre 10 anni: «Russia e Cina sono sempre più audaci e agiscono in coorte nel cambiare l'ordine globale; si sostengono a vicenda gli interessi fondamentali, che per la Russia si traducono nella vittoria della guerra in Ucraina e che per la Cina vogliono dire non spingere la Russia contro gli interessi della Repubblica popolare».

Infine, il viaggio di Putin «ha avuto successo, perché lo zar può dimostrare in patria di godere del sostegno di Xi che a sua volta mantiene oliata la macchina da guerra russa». Insomma, una saldatura strategica e di interessi contro gli Usa e il modello delle democrazie occidentali.

SDA