Governo Il Consiglio federale pensa a tre pilastri per far fronte a future crisi complesse

ats

15.5.2024 - 10:45

Il Consiglio federale intende creare le condizioni necessarie per un impiego rapido e sistematico degli stati maggiori di crisi interdipartimentali per far fronte alle situazioni di crisi.
Il Consiglio federale intende creare le condizioni necessarie per un impiego rapido e sistematico degli stati maggiori di crisi interdipartimentali per far fronte alle situazioni di crisi.
Keystone

Uno stato maggiore di crisi a livello politico-strategico e uno a livello operativo. Sono le idee scaturite dal «cilindro» del Consiglio federale per far fronte, memore della pandemia di Covid, a future crisi complesse e, possibilmente, anticiparle.

15.5.2024 - 10:45

Il Governo ha pertanto avviato oggi una procedura di consultazione relativa all'ordinanza sull'organizzazione di crisi dell'Amministrazione federale, che si concluderà il 4 settembre 2024.

Oltre ai due summenzionati organismi, se ne aggiungerà un terzo: uno Stato maggiore centrale permanente incaricato di supportare gli stati maggiori dei dipartimenti nella gestione di crisi, indica una nota governativa odierna. In ogni caso, la suprema autorità direttiva resta il Consiglio federale.

Tre pilastri per le future crisi

Le valutazioni della Cancelleria federale (CaF) e della Conferenza dei Governi cantonali nonché il rapporto delle Commissioni della gestione delle Camere federali sulla gestione di crisi durante la pandemia hanno individuato un certo margine di miglioramento.

Il Consiglio federale crede che le strutture e i processi ordinari dell'Amministrazione federale non debbano essere modificati in modo sostanziale. Cionondimeno, in futuro il lavoro degli stati maggiori di crisi interdipartimentali dovrà ricevere un sostegno più rapido e efficace sul piano metodologico e amministrativo.

Uno Stato maggiore permanente

Tali prestazioni saranno fornite da uno Stato maggiore centrale permanente – composto dai collaboratori della CaF, del DDPS e, se necessario, di vari dipartimenti – incaricato di fornire supporto nella gestione di crisi a livello sovradipartimentale.

Lo Stato maggiore centrale permanente potrà così favorire una migliore continuità, una procedura uniforme nella gestione di crisi della Confederazione e una conservazione delle conoscenze più duratura tra una crisi e l'altra. Esso avrà in particolare il compito di preparare e gestire le future crisi, coinvolgendo gli attori rilevanti.

Stato maggiore «politico» e operativo

Per affrontare crisi complesse, in futuro il Governo potrà impiegare lo Stato maggiore di crisi politico-strategico (SMCPS), diretto dal dipartimento responsabile per la crisi in questione. Il compito dello SMCPS? Preparare sul piano politico e strategico le proposte per l'esecutivo e coordinare la gestione di crisi a livello sovradipartimentale, coinvolgendo tutti gli attori rilevanti.

Lo SMCPS sarebbe composto dai segretari generali dei dipartimenti interessati, dai vicecancellieri, dall'Amministrazione federale delle finanze, dall'Ufficio federale di giustizia, dalla Segreteria di Stato dell'economia (SECO).

Il dipartimento responsabile potrà inoltre istituire, se necessario, uno Stato maggiore di crisi operativo (SMCOp) il quale garantisce il coordinamento tra le unità amministrative ed elabora le informazioni e la documentazione di base necessaria per lo SMCPS.

Lo SMCOp è composto da rappresentanti degli stati maggiori di crisi in azione e da altre unità amministrative interessate dei dipartimenti. A questo livello saranno coinvolti anche rappresentanti dell'Ufficio federale di giustizia, precisa ancora la nota.

Cantoni e comunità scientifica

I Cantoni, la comunità scientifica e, a seconda dei casi, eventuali altri attori rilevanti saranno coinvolti nei lavori dello SMCPS e dello SMCOp. In una situazione di crisi essi saranno coinvolti dal dipartimento responsabile, il quale riceve il supporto dello SMCPS nell'esecuzione di tale compito.

Grazie a una più forte sinergia tra la gestione dei rischi della Confederazione, l'identificazione precoce delle crisi, l'analisi continua della situazione e del contesto e le analisi dei dipartimenti sarà possibile migliorare la capacità di anticipare le crisi. In tal modo, il Consiglio federale avrà la possibilità di impiegare con tempestività un'organizzazione di crisi sovradipartimentale.

L'ordinanza non concerne invece l'organizzazione della gestione delle crisi per eventi specifici di competenza degli attuali stati maggiori di crisi, quali lo Stato maggiore Presa d'ostaggi e ricatto o lo Stato maggiore Asilo. Sono escluse anche le strutture che garantiscono la continuità d'esercizio dell'Amministrazione federale, nonché la Delegazione Sicurezza e il Comitato ristretto Sicurezza, conclude la nota.

ats