Esercitazioni nucleari La minaccia atomica incombe come non mai sul conflitto ucraino

SDA

6.5.2024 - 21:17

Il presidente russo Vladimir Putin
Il presidente russo Vladimir Putin
KEYSTONE

La minaccia atomica, insieme a quella di uno scontro diretto tra Russia e Nato, incombe come non mai sul conflitto ucraino. Mosca ha annunciato l'avvio ai confini dell'Ucraina di esercitazioni per il possibile impiego di testate nucleari tattiche, mentre ha avvertito la Gran Bretagna che, se Kiev impiegasse missili forniti da Londra per bombardare il territorio russo, la rappresaglia potrebbe colpire obiettivi militari britannici anche «oltre» l'Ucraina.

La tensione va crescendo negli ultimi giorni mano a mano che si fanno più chiari i segnali di un possibile cedimento del fronte ucraino. Il presidente francese Emmanuel Macron ha prospettato l'invio di truppe occidentali per impedire a quelle russe di dilagare. Mentre il ministro degli Esteri britannico David Cameron ha dato ufficialmente l'avallo all'uso da parte di Kiev di missili forniti da Londra per colpire in profondità il territorio russo.

Le manovre che vedranno coinvolte forze navali e aeree russe sull'uso di armi nucleari tattiche hanno lo scopo di rispondere a queste «minacce», ha spiegato il ministero della Difesa. E quello degli Esteri è stato, se possibile, ancora più duro, affermando che «stanno crescendo le aspirazioni aggressive dei Paesi della Nato a minare la sicurezza della Federazione Russa».

«A questo proposito, vorremmo ricordare che garantire la protezione della sovranità della Russia è la massima priorità della sua politica di sicurezza militare, compresi gli aspetti relativi alla deterrenza nucleare», ha aggiunto in un comunicato la diplomazia russa.

UE, NATO e USA condannano Mosca: «Irresponsabile»

L'Unione Europea, la NATO e gli USA hanno usato la stessa parola per condannare l'annuncio di Mosca: «irresponsabile». «La Nato rimane vigile, la nostra deterrenza collettiva e la nostra posizione di difesa continueranno a garantire che ogni centimetro del territorio alleato sia protetto», ha detto una portavoce dell'Alleanza all'agenzia di stampa italiana ANSA.

Ma la Russia ha ribadito le sue accuse convocando al ministero degli Esteri l'ambasciatore francese e quello britannico. Mentre quello tedesco è stato richiamato per una settimana a Berlino per consultazioni dopo che la scorsa settimana il governo ha denunciato cyberattacchi russi contro il Partito socialdemocratico.

Con l'ambasciatore francese Mosca ha protestato per quelle che ha definito le politiche «provocatorie» di Parigi, sottolineando che le affermazioni di Macron «stupiscono per la loro irresponsabilità e sconsideratezza» e denunciando «l'intenzione di entrare in uno scontro armato diretto con la Russia».

Quello britannico «è stato avvertito che la risposta agli attacchi ucraini con armi britanniche sul territorio russo potrebbe essere contro qualsiasi struttura ed equipaggiamento militare britannico sul territorio dell'Ucraina e oltre i suoi confini». Da parte sua il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha definito «accuse infondate» quelle fatte circolare dal Financial Times secondo le quali Mosca pianifica atti di sabotaggio in Europa.

La Russia conquista altri due villaggi nell'est ucraino

Il ministero della Difesa russo ha diffuso nel frattempo notizie di nuove vittorie, con la conquista di altri due villaggi nell'est ucraino: quello di Solovyovo nella regione di Donetsk e, più a nord, quello di Kotlyarovka, presso Kupiansk, nella regione di Kharkiv.

Le forze di Kiev cercano di rispondere intensificando gli attacchi sul territorio russo, finora con droni e artiglieria. Il governatore della regione di Belgorod ha detto che oggi si contano 8 morti e una quarantina di feriti tra i civili. Sette delle vittime erano dipendenti di un'azienda che si recavano al lavoro a bordo di due minibus.

Ma per la Russia il peggio potrebbe ancora venire se l'Ucraina deciderà di utilizzare per raid in profondità, contro siti militari e infrastrutture strategiche, i missili Atacms e gli Storm Shadow che gli Usa e la Gran Bretagna stanno inviando.

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