I Delfini Pescara, formazione di Serie C italiana, sono stati eliminati dai Playoff. La mancata promozione nella serie cadetta ha portato alcuni tifosi a dei gesti incivili e macabri nei confronti del presidente del club abruzzese.
Era il 7 febbraio del 2017, quando dopo aver perso per 6-2 contro la Lazio - in Serie A - due delle auto del presidente Daniele Sebastiani furono incendiate. Il numero 1 del club comunicò allora che avrebbe lasciato il club a fine stagione.
E invece, Daniele Sebastiani è ancora oggi il presidente del club abruzzese, che oggi milita in Serie C. Anche alcuni tifosi, come vedremo sotto, hanno mantenuto l'atteggiamento incivile di alcuni anni fa.
A marzo di quest'anno erano comparsi al di fuori dello stadio dei macabri manichini raffiguranti il presidente e il direttore sportivo Daniele Delli Carri.
Sabato scorso infine, i delfini hanno perso la sfida casalinga contro la Juventus Next Gen per 3-1, il che ha significato l'eliminazione dai Playoff e dunque l'impossibilità di giocarsi la promozione in Serie B.
Sconfitta che non è andata già ad alcuni supporter, che come riporta il quotidiano locale «Il Pescara», hanno di nuovo preso di mira il presidente, andando oltre i limite della decenza.
All'esterno dello stadio stavolta è apparso uno striscione sul quale vi è dipinta una bara e il nome di «Daniele Sebastiani».
Secondo il foglio locale il diretto interessato non sapeva di nulla e ha preferito non commentare l'ennesimo atto di minaccia nei suoi confronti.
La Digos ora sta effettuando degli accertamenti per fare luce su di un gesto grave e dunque non accettabile all'interno di una contesto sportivo.