Cinema Laetitia Casta e la lotta contro la violenza: «Sono una donna libera»

Covermedia

7.5.2024 - 13:01

Laetitia Casta
Laetitia Casta

In un'intervista a «Che tempo che fa», l'icona della moda si confida su maternità, stereotipi e un curioso aneddoto con Nanni Moretti.

7.5.2024 - 13:01

Laetitia Casta torna a illuminare il cinema con «Una storia nera», un film che affronta il tema scottante della violenza domestica.

Diretto da Leonardo D'Agostini e ambientato nell'affascinante Puglia, il film segue le vicissitudini di Carla e Vito, una coppia segnata da anni di amore travagliato e gelosia ossessiva.

La separazione, avvenuta per proteggere i loro figli, prende una svolta drammatica quando Vito scompare misteriosamente durante il compleanno della loro figlia minore, scatenando una serie di ricerche disperate e rivelazioni sorprendenti.

La Casta, ospite recentemente a «Che tempo che fa» su Nove, ha condiviso non solo dettagli del film ma anche riflessioni personali sulla violenza e sul suo ruolo di madre.

«Non posso pensare che una donna viva un inferno così, lo trovo insopportabile», ha dichiarato l'attrice, sottolineando la gravità del tema trattato nel suo ultimo lavoro.

Con quattro figli e una carriera che non conosce soste, Laetitia Casta sfida quotidianamente gli stereotipi di genere. «La gente lo legge sulle riviste e mi chiede, ma come fai a lavorare e avere quattro figli? Mi guardano come un marziano», ha raccontato, evidenziando le disparità nelle aspettative sociali tra uomini e donne.

La sua risposta è un inno alla libertà: «Vuole sapere che madre sono? Una donna libera e i miei bambini lo vedono ogni giorno».

L'attrice ha anche condiviso un ricordo leggero, raccontando di un incontro mancato con Nanni Moretti. «Hai detto che ti piacerebbe lavorare con Nanni Moretti, è vero?», ha chiesto Fazio all’attrice.

«Gli ho detto: «Vuoi prendere un caffè?», ha detto sì e poi è sparito». Dopo il racconto ironico, Fabio Fazio non ha perso l'occasione di fare un appello al celebre regista: «Nanni, se ci senti, mi raccomando rifatti sentire».

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