Slovacchia Dopo l'attentato, il premier Robert Fico è in fin di vita. A sparare è stato un 71enne

SDA

15.5.2024 - 21:47

Il premier slovacco Robert Fico è in bilico tra la vita e la morte per i colpi di pistola che gli ha sparato un 71enne colpendolo anche all'addome mentre era in una cittadina del centro della Slovacchia.

15.5.2024 - 21:47

L'attentato al primo ministro populista e filorusso di nuovo in carica da ottobre ha sollevato un'ondata di sdegno e shock a livello internazionale, dal presidente Joe Biden a quello russo Vladimir Putin, passando per i vertici dell'Ue che parlano di «attacco alla democrazia».

Anche la presidente della Confederazione Viola Amherd si è detta profondamente scioccata e ha espresso al solidarietà della Svizzera.

Secondo le prime ricostruzioni, Robert Fico è stato colpito da tre dei cinque colpi esplosi dall'attentatore: due al braccio e uno all'addome. L'attacco è avvenuto davanti a un centro culturale di Handlova, cittadina a circa 200 km di auto a est della capitale Bratislava, dove si era appena tenuta una riunione di governo.

Fico è stato trasportato d'urgenza in elicottero all'ospedale «Roosevelt» di Banska Bystrica, circa 35 km in linea d'aria da Handlova, dov'è stato ricoverato in un primo momento in un'unità di chirurgia vascolare per poi essere operato.

Un trasporto a Bratislava è stato giudicato troppo lungo vista la gravità delle sue condizioni: è «tra la vita e la morte», ha riferito infatti il governo slovacco in una nota nel primo pomeriggio, definendo l'attacco «un tentativo di omicidio». «A decidere saranno le prossime ore», avverte un testo pubblicato sulla sua pagina Facebook.

L'attentatore si nascondeva tra la folla

L'attentatore, che si nascondeva tra la folla radunata davanti all'edificio della riunione, prima di fare fuoco ha gridato «Robo, vieni qui!». I due video più rilanciati su internet mostrano i primi secondi dopo gli spari.

In uno si vedono due uomini della sicurezza che trasportano di peso Fico facendolo entrare in un'Audi nera, con il premier che – evidentemente per la ferita allo stomaco – trascina i piedi. In un altro filmato due poliziotti e due persone in borghese ammanettano qualcuno riverso a terra: l'attentatore contro cui è stato avviato un procedimento penale per tentato omicidio con l'aggravante della premeditazione.

I media slovacchi riferiscono che l'anziano, Juraj Cintula, ha sparato con una pistola legalmente posseduta. L'uomo aveva lavorato nel 2016 «per un servizio di sicurezza privato», ha pubblicato «diverse raccolte di poesie» oltre a un romanzo e ha anche raccolto firme per fondare un «movimento contro la violenza».

Il figlio ha ammesso che Cintula «non ha votato» per Fico, ma non sa spiegarsi il gesto del genitore. «L'ho fatto perché sono in disaccordo con le politiche del governo», ha confessato l'uomo durante l'interrogatorio di cui i media locali hanno rilanciato alcune immagini.

«È stato un agguato politico», ha denunciato non a caso il ministro della difesa Robert Kaliňák accorso con altri colleghi all'ospedale di Banska Bystrica, dove stasera il primo ministro era ancora sotto i ferri e in condizioni definite «straordinariamente gravi».

Fico ha subito «gravi traumi dopo diversi colpi»

Kaliňák, in una conferenza stampa fuori dall'ospedale di Banská Bystrica, ha detto che gli operatori sanitari stanno «lottando per la vita» di Fico, che ha subito «gravi traumi dopo diversi colpi». La salute di Fico «è grave, la sua situazione è grave» e «al momento non abbiamo buone notizie e riponiamo la nostra speranza nelle mani dei medici specialisti dell'ospedale».

Quattro volte premier (aveva già guidato esecutivi nel 2006-10 e nel 2012-18), Fico è un veterano della politica slovacca che dopo aver vinto le elezioni del settembre scorso sta spostando l'orientamento della politica estera di Bratislava verso la Russia, allineandosi all'ungherese Viktor Orban: fra l'altro ha messo in discussione la sovranità dell'Ucraina e ha chiesto un compromesso con Mosca pur di far finire la guerra di aggressione russa.

Da quando è in carica, e tenendo fede alla sua promessa di non fornire a Kiev «neanche un proiettile», ha smesso di inviare armi pagate con fondi pubblici agli ucraini.

Duro con migranti e minoranze Lgbt, Fico ha provocato proteste di massa con riforme controverse, tra cui una legge sui media accusata di compromettere l'imparzialità della televisione e della radio pubblica. A causa dell'attentato, due partiti di opposizione slovacchi anno annullato una protesta indetta per oggi proprio in difesa dell'indipendenza della tv e radio pubblica.

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