Slovacchia Il premier Fico è fuori pericolo, non più esclusa la pista del gruppo dietro l'attentato

SDA

19.5.2024 - 19:45

«La Slovacchia è ferita perché quello che è accaduto è un attacco alla democrazia. Siamo qui per un messaggio chiaro: il governo fa di tutto per garantire la sicurezza al paese», ha detto in conferenza stampa oggi a Bratislava il ministro dell'interno Matus Sutaj Estok.
«La Slovacchia è ferita perché quello che è accaduto è un attacco alla democrazia. Siamo qui per un messaggio chiaro: il governo fa di tutto per garantire la sicurezza al paese», ha detto in conferenza stampa oggi a Bratislava il ministro dell'interno Matus Sutaj Estok.
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Non è più in pericolo di morte il premier slovacco Robert Fico, colpito mercoledì scorso dai proiettili di un 71enne da ieri in custodia cautelare. Ma le indagini mostrano uno scenario più complesso di quanto si fosse ritenuto fino ad ora: a colpire infatti potrebbe non essere stato un «lupo solitario», e adesso si segue anche la pista di un «gruppo» dietro il tentato omicidio.

19.5.2024 - 19:45

A riferire di questa ipotesi è stato il governo in una conferenza stampa a Bratislava, capitale slovacca, nella quale si è annunciata un'energica stretta sulla sicurezza.

L'elemento che avrebbe fatto virare gli inquirenti è la circostanza che, due ore dopo l'aggressione, l'intera comunicazione del 71enne su Facebook fosse stata cancellata.

«E non è stato né lui, né sua moglie», ha scandito il ministro dell'interno, Matus Sutaj Estock, davanti ai giornalisti. Si lavora dunque sull'ipotesi che l'attentatore si muovesse in un gruppo di persone, che si incitavano reciprocamente a commettere l'agguato.

«Dobbiamo salvare la democrazia slovacca», ha esordito il ministro della difesa Robert Kalinak, che regge l'esecutivo populista ad interim. Mentre per il collega Estock, «la Slovacchia è ferita perché quello che è accaduto è un attacco alla democrazia. Siamo qui per un messaggio chiaro: il governo fa di tutto per garantire la sicurezza al Paese».

«La polizia e le forze di sicurezza devono essere pronte a proteggere la gente. Tutti gli agenti sono nelle strade e vengono monitorati centri commerciali, esponenti costituzionali, politici che hanno ricevuto minacce di morte», ha spiegato.

«La paura di un attacco sistematico complica le cose»

«Saranno monitorate redazioni e televisioni, edifici importanti e internet». Inoltre è stata rafforzata la sorveglianza degli ospedali, dal momento che, secondo i servizi segreti, ci sono minacce analoghe a quelle che di recente hanno colpito le scuole: «Prima dell'attentato erano state circa 1000 le minacce di bombe negli istituti scolastici slovacchi». «La paura di un attacco sistematico complica le cose», ha aggiunto Kalinak.

E a un cronista che ha chiesto se ci siano in vista modifiche legislative ha risposto: «Ne parlerei se le avessi già delineate». Intanto all'ospedale Roosevelt di Banska Bystrica, i medici sono finalmente apparsi sollevati, anche se non prevedono di trasportare il primo ministro a Bratislava.

Le condizioni di Fico restano gravi

«Siamo tutti un po' più tranquilli», aveva detto in mattinata Kalinak, commentando il bollettino medico di Fico, che è anche uno dei suoi più cari amici. «Il primo ministro è uscito dall'ombra di un pericolo imminente per la sua vita, ma le condizioni restano gravi e richiedono ancora cure mediche intensive».

«Le complicazioni sono state evitate e le condizioni sono stabili, ma potrebbero cambiare domani. Anche se noi tutti crediamo che la sua costituzione fisica sia abbastanza forte da credere ogni giorno nella sua guarigione. La convalescenza richiederà almeno parecchie settimane».

Il leader populista era stato colpito da quattro dei cinque colpi esplosi, e aveva riportato ferite al petto e alla pancia. La prognosi è positiva da ieri.

Non migliora il clima politico

Non migliora invece il clima politico: se il governo ha rinnovato l'appello alla distensione, Estock ha ribadito a muso duro di non voler partecipare alla tavola rotonda dei partiti proposta dal presidente designato Peter Pellegrini e dalla uscente Zuzana Caputova.

«Eravamo pronti a sederci, ma per far questo di parti ce ne vogliono due. Avete sentito cosa ha detto Igor Matovic», ex premier del partito Slovensko (populista e conservatore).

«Ha accusato me, ministro dell'interno di aver organizzato l'attentato al premier», ha sbottato. «Non mi sembra pronto a dialogare con noi».

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