Russia Ricercatore russo condannato a 14 anni per «alto tradimento»

SDA

21.5.2024 - 13:20

Lo scienziato russo Anatoly Maslov è stato condannato in primo grado a 14 anni di reclusione. (immagine simbolica)
Lo scienziato russo Anatoly Maslov è stato condannato in primo grado a 14 anni di reclusione. (immagine simbolica)
Keystone

Un tribunale di San Pietroburgo ha condannato in primo grado a 14 anni di reclusione un ricercatore russo con accuse di «alto tradimento», che lui le respinge con fermezza.

21.5.2024 - 13:20

Si tratta del capo dell'Istituto di meccanica teorica e applicata della sezione siberiana dell'Accademia russa delle scienze, Anatoly Maslov, 77 anni, riferisce Novaya Gazeta Europe, precisando che il processo si è svolto a porte chiuse.

Stando a quanto scrive la Reuters sul suo sito web, Maslov è uno di tre scienziati dell'istituto siberiano accusati di aver tradito un segreto di Stato. Tutti e tre si dicono innocenti. Gli scienziati – scrive l'agenzia di stampa – «lavoravano nel campo dell'ipersonico, lo studio di oggetti che si muovono a velocità ultra elevate che è alla base dello sviluppo dei missili ipersonici».

Secondo Novaya Gazeta Europe, Maslov potrebbe essere stato accusato di aver trasferito all'estero «informazioni sulle armi ipersoniche». Tuttavia – scrive sempre i il giornale – «la rivista scientifica T-Invariant è propensa a credere che le repressioni siano più probabilmente legate alla partecipazione degli scienziati ai progetti del settimo programma quadro dell'Unione europea 'TransHyBerian'».

L'istituto di meccanica teorica e applicata della sezione siberiana dell'Accademia russa delle scienze ha pubblicato una lettera aperta in difesa di Maslov e degli altri scienziati posti sotto accusa dalle autorità. «Conosciamo ciascuno di questi scienziati come patrioti e persone oneste, incapaci di fare ciò di cui gli investigatori li hanno accusati», scrivono i colleghi.

La condanna di Maslov arriva in un momento in cui le autorità russe stanno aumentando la repressione del dissenso e il controllo della società.

Secondo il «Moscow Times», i colleghi dei tre scienziati sotto accusa ritengono che le imputazioni siano ingiuste e provengano da dichiarazioni in conferenze all'estero, pubblicazione di articoli scientifici e partecipazione a progetti internazionali.

«Vediamo che qualsiasi articolo o rapporto – scrivono – potrebbe diventare motivo di accusa di tradimento. Ciò per cui siamo ricompensati e di cui siamo diventati un esempio oggi diventerà la causa di un procedimento penale domani.»

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