Guerra in Ucraina Amherd scrive a Putin: si deve tornare al dialogo in tempi difficili

SDA

22.4.2024 - 08:50

La presidente della Confederazione Viola Amherd ha inviato lo scorso marzo una lettera all'omologo russo Vladimir Putin in occasione della rielezione. 

Nell'immagine d'archivio la consigliera federale Viola Amherd, a capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
Nell'immagine d'archivio la consigliera federale Viola Amherd, a capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
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Ne ha dato notizia il domenicale svizzerotedesco Sonntagsblick, sottolineando che lo scopo della missiva era sollecitare un ritorno al dialogo, in un momento dove i rapporti tra Berna e Mosca si stanno facendo più tesi.

Venerdì il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov – riferendosi alla Conferenza di pace sull'Ucraina programmata a metà giugno nella regione del Bürgenstock (NW) – ha infatti affermato che «la Svizzera si è trasformata in un Paese apertamente ostile nei confronti della Russia e non è adatto per i colloqui sull'Ucraina».

Inviato dopo la rielezione di Putin, lo scritto «non è una lettera di congratulazioni», ma piuttosto un «invito al dialogo in tempi difficili», ha dichiarato al settimanale un portavoce del Dipartimento federale della difesa (DDPS).

Nella missiva – precisa il Sonntagsblick – Viola Amherd spiega la posizione della Svizzera, chiedendo il rispetto del diritto internazionale, dei diritti umani e dei principi universali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, che devono costituire la bussola nella ricerca della pace e della prosperità.

Il testo contiene anche messaggi di cordoglio per le vittime dell'attacco terroristico a Mosca del 22 marzo e per le vittime delle inondazioni in diverse regioni della Russia.

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