Giustizia Condannato l'anziano che abusava del figliastro nel Luganese

Swisstxt / pab

8.5.2024 - 13:28

L'aula penale di Lugano
L'aula penale di Lugano
Ti-Press

Non andrà in carcere il 71enne che abusò del minorenne tra il 2017 e il 2019. La madre del ragazzo è stata ritenuta colpevole di favoreggiamento ma esente da pena. Lo rivela la RSI.

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8.5.2024 - 13:28

Due anni di detenzione sospesi con la condizionale per un periodo di tre anni, cui si aggiunge il divieto a vita di praticare qualsiasi attività a contatto con minori.

È la pena inflitta mercoledì mattina dalla Corte delle Assise Correzionali, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, a un 71enne del Luganese accusato di abusi sessuali sul figliastro minorenne.

La madre del ragazzo, ex moglie dell'imputato,  è stata invece ritenuta colpevole di favoreggiamento, ma esente da pena, in base all’articolo 305 del Codice penale, secondo cui quando «l’autore favorisce un congiunto o un’altra persona con cui esistono relazioni personali così strette da rendere scusabile la sua condotta, il giudice prescinde da ogni pena».

«Una escalation di abusi» su una persona fragile

Il dibattimento, ricorda la RSI, si era tenuto martedì. La vittima è un giovane affetto da gravi deficit cognitivi e da problemi legati alla sfera sessuale.

Una persona fragile, di cui l’uomo non esitò ad approfittare più volte, in quella che la procuratrice pubblica Anna Fumagalli ha chiamato «escalation».

Durante il procedimento giudiziario sono emersi una dozzina di episodi, accaduti tra il dicembre del 2017 e il febbraio del 2019. Prima le pacche nelle parti intime, sopra i vestiti o il costume da bagno, a casa o in piscina. Poi i toccamenti sotto la doccia.

Poi gli abusi più gravi, commessi due volte in una camera d’albergo, dopo avere guardato insieme filmati pornografici.

Botta e risposta in aula

«Non avevo pianificato nulla» ha dichiarato l’imputato, difeso dall'avvocato Niccolò Giovanettina. «Volevo solo aiutarlo a gestire la sua sessualità.»

Pronta la replica della procuratrice Fumagalli: «È una menzogna che trasuda perversione.»

Il patrigno ha dovuto rispondere, innanzitutto, di ripetuti atti sessuali con fanciulli.

L'ex moglie accusata di favoreggiamento

Con il 71enne, alla sbarra è comparsa la ex moglie, pure arrestata nel febbraio del 2020 e tornata a piede libero nelle settimane successive.

Per lei l’ipotesi principale di reato era quella di favoreggiamento. Nel marzo del 2019 seppe dei soprusi compiuti sul ragazzo, che però rivelò soltanto un anno più tardi.

«Ero confusa», ha ribadito in aula la 50enne, difesa dall'avvocato Maricia Dazzi. «Avevo paura.» Paura di subire ritorsioni, come la perdita della custodia dei figli e del permesso di dimora.

Alla donna, secondo Fumagalli, vanno riconosciuti almeno il sincero pentimento e la collaborazione fornita agli inquirenti. Attenuanti di cui l’ex marito, ha aggiunto, non può beneficiare.

Nei confronti del 71enne l’accusa aveva chiesto - e ora ottenuto - 24 mesi di carcere sospesi e l’interdizione da ogni attività che implichi un contratto regolare con minori o persone vulnerabili.

«Ha agito con premeditazione – ha detto Fumagalli – al solo scopo di gratificare le sue perverse pulsioni sessuali.»

Diciotto mesi (pure sospesi) era la richiesta di pena a carico della ex moglie. «Per un anno ha lasciato il figlio nelle mani dell’uomo, ben sapendo che abusava di lui», secondo la procura.

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